Viaggio tra i whisky torbati scozzesi, tra aromi e sentori raffinati

Il Talisker è uno dei whisky torbati scozzesi più conosciuti
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di Maria Mattina

Vi piace il whisky ma volete provare qualcosa con sentori più morbidi, raffinati e affascinanti? Ecco le principali tipologie del whisky torbato. Prende il nome appunto dalla torba, il combustibile naturale fossile usato in Scozia (ma anche in alcune zone dell’Irlanda come il Connemara) per l’essiccatura del malto d’orzo nei tradizionali forni (chiamati kiln). La torba con i suoi fumi densi e pungenti trasferisce al whisky il caratteristico aroma affumicato. A fare la differenza tra i whisky torbati è il grado di torbatura: maggiore sarà la permanenza dell’orzo nel forno, più elevato sarà il grado di torbatura con un’affumicatura più o meno persistente. Le distillerie e le marche più famose sono nel nord della Scozia, in particolare nell’isola di Skye e in quella di Islay.

In Italia uno dei più conosciuti, e in effetti è una sorta di mostro sacro, è il Lagavulin, in cui l’affumicatura si accompagna a piacevoli sentori di frutta secca, erbe e vaniglia. La distilleria si trova nella costa Sud di Islay, vicino Port Ellen. Da 8, 16 o 37 anni, mantiene un carattere forte e ricco, un colore dorato e ambrato. Altro whisky ben conosciuto in Italia tra i torbati scozzesi è il Talisker, la cui distilleria (fondata nel 1830) è a Skye: come il Lagavulin è un whisky single malt (puro malto) elegante, dal sapore forte e deciso, dalle note affumicate molto intense e persistenti. Surge è un’edizione limitata, maturata in botti ex-bourbon. Di conseguenza si è sviluppato un aroma deliziosamente dolce, pieno di note di mirtilli e banana, con una nota di fondo di Crème brûlée.

Il Laphroaig è uno dei whisky più torbati. Pungente, deciso e allo stesso tempo raffinato, si riconosce a distanza di metri. Laphroaig 10 anni è un single malt scotch whisky dall’isola di Islay. Laphroaig, pronunciato “La-froyg”, significa “la splendida conca dell’ampia baia”. Rilascia il pungente aroma terroso di fumo di torba, la dolce fragranza dell’orzo, il profumo delicato dei torrenti di Islay. Fondata nel 1815, la distilleria è stata visitata due volte da Re Carlo e si può fregiare del titolo di fornitore della Casa Reale (come è riportato in alto nell’etichetta).

Il Peat Monster della Compass Box unisce il single malt sia di Islay che delle Highlands ed è stato creato appositamente per soddisfare gli amanti dei whisky torbati e affumicati. Grande classico della distilleria, è quindi un blended malt ricco, potente e muscoloso ma…mostruosamente equilibrato (con una etichetta che non si dimentica!). Luminoso color ambra, ha naso tipicamente affumicato ma non invadente perché ben coadiuvato da frutta a polpa gialla matura, marmellata di arance e refoli di burro d’arachidi. Assaggio caldo, potente, corposo, lascia intravedere una parte floreale di camomilla che si alterna alle note fumose tipiche del legno. Lungo e persistente il finale di torba e spezie.

La distilleria Kilchoman inizia la produzione nel 2005; si tratta della prima distilleria aperta su Islay negli ultimi 124 anni. Il whisky è prodotto da orzo coltivato sull’isola. Per alcuni imbottigliamenti viene utilizzato grano già maltato proveniente da Port Ellen. La produzione avviene secondo procedimenti di stampo tradizionale, come dimostra il metodo di maltatura dell’orzo, che viene messo a contatto con il suolo. L’intero processo di produzione del whisky avviene sull’isola di Islay, dalla maturazione del grano alla distillazione e all’invecchiamento del prodotto. Per quanto giovanissima, la distilleria ha già ricevuto numerosi premi. Il Machir Bay è l’edizione principale, prodotta per la prima volta nel 2012. Il whisky viene invecchiato in botti di bourbon e sherry.

Bowmore è una distilleria fondata nel 1779 sempre sull’isola di Islay ed è quindi tra le più antiche di Scozia (per quanto di recente sia stata comprata dai giapponesi). Uno dei magazzini di stagionamento (chiamato “nº1 Vaults”) è il più antico di tutta la Scozia, ed è l’unico situato sotto il livello del mare. Viene citato pure nelle etichette (come si vede nella foto). Le particolari condizioni climatiche lo rendono adatto per la maturazione di whisky invecchiati. Il 12 anni è il cuore della gamma Bowmore e presenta la sapidità marina bilanciata da regali note floreali.

Per Ardbeg, distilleria fondata a Islay nel 1815, c’è da ricordare che nel corso di quel secolo vide all’opera le prime donne distillatrici di Scozia. Dopo vari passaggi nel 2004 è stata acquistata dal colosso delle griffe internazionali LWMH. Per alcuni l’Ardbeg è il whisky torbato per eccellenza. Profumi di limone, alghe e cacao si uniscono al suo gusto intenso e deciso, con note speziate. An Oa (in foto) è tra le novità della distilleria: un single malt senza età dichiarata frutto dell’assemblaggio di botti ex-Bourbon, ex-Sherry Pedro Ximenez e botti vergini, il tutto viene poi lasciato riposare in un grande tino in rovere francese. Nel bicchiere sentori di vaniglia, limone, legno bruciato, liquirizia e mela.

Buone degustazioni torbate a tutti!

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