A Palazzo Abatellis per la prima volta vicine “L’Annunciata” ed “Eleonora d’Aragona”

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Dal 20 marzo al 22 aprile, L’Annunciata e il Busto di Eleonora d’Aragona saranno presentate eccezionalmente nella stessa sala espositiva all’interno della Galleria che dal 1954, anno della sua apertura, le accoglie dedicando loro due ambienti distinti all’interno del percorso realizzato da  Carlo Scarpa. Per la durata dell’esposizione le due opere saranno accostate nella sala della sezione scultura che abitualmente ospita il Busto di Eleonora d’Aragona,

Sono le opere compiute e mature di due protagonisti del Rinascimento umanistico, i cui percorsi culturali fra Napoli e l’Italia centro settentrionale nella seconda metà del Quattrocento sono stati ipotizzati ora come tangenti, ora come paralleli, così come la loro attività in Sicilia. Sul tema della figura umana i due Maestri  elaborarono il loro linguaggio artistico,  singolare e unico, pur calibrato sui medesimi  elementi costitutivi, centrali nella cultura figurativa del loro tempo:  spazio, forma, luce.

L’incontro fra le due opere rinascimentali si arricchisce in mostra di un’altra presenza che esprime la centralità dello sguardo dell’uomo verso il mondo circostante. Sulle due donne del Quattrocento si posa lo sguardo di Sharbat Gula, la ragazza afgana dagli occhi verdi e il mantello rosso sul capo, ritratta da  Steve Mc Curry nella ormai storica foto del 1984 , un ritratto divenuto testimone dei nostri giorni che stabilisce un contatto, un dialogo di sguardi, metafora  di un dialogo fra mondi distanti nel tempo   ma che in ogni tempo furono e sono terre di confine e di incontro, la Dalmazia e le riviere adriatiche da cui proveniva Laurana. la Sicilia di Antonello, l’Afghanistan di  Sharbat Gula nell’obiettivo di Mc Curry.

Al dialogo di sguardi fra le tre realtà in figura di donna esposte in mostra, Steve Mc Curry dedicherà  il suo prossimo lavoro .

La mostra costituisce il preludio della programmazione che Palazzo Abatellis dedica al Rinascimento in pittura e scultura, partendo dalle sue opere manifesto, per arrivare alla mostra che per la prima volta, dai musei d’Italia e d’Europa, porterà la pittura di Antonello da Messina a Palermo e a Palazzo Abatellis.

Il termine  preludio apre al mondo della musica : per tutta la durata della mostra si svolgerà un calendario di appuntamenti periodici dedicati alla esecuzione di preludi di musica classica, oltre che ad incontri tematici, reading, visite guidate.

La manifestazione si inserisce  nell’ambito degli appuntamenti di Palermo Capitale della Cultura 2018.

 

La mostra sarà visitabile dal martedi al venerdì 9.00- 18.30

sabato, domenica e festivi 9.00 -13.00

Ingresso  mostra incluso nel biglietto d’ingresso al Museo

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