Challenge International du Vin 2017: 11 medaglia per l’Azienda Milazzo
Sette medaglie d’oro, due d’argento e due di bronzo, questo il ricco bottino portato a casa dall’azienda Agricola G. Milazzo di Campobello di Licata al Challenge International du Vin 2017.
Giunto alla quarantunesima edizione, il Challenge International du Vin di Bordeaux è il maggiore concorso internazionale organizzato in Francia ed è una delle competizioni più antiche e prestigiose a livello mondiale.
Sono stati oltre 5.000 i vini, provenienti da 37 paesi, valutati a Bordeaux da circa 700 professionisti dell’enologia.
Una degustazione aperta a tutte le tipologie di vino in cui i vini dell’azienda di Campobello di Licata hanno raggiunto risultati incredibili confermando il primato nei concorsi enologici internazionali.
“La nostra è una storia costellata di successi in tutti i concorsi enologici internazionali, per noi rappresenta un motivo d’orgoglio, da produttori siciliani, riuscire a primeggiare all’estero. Premi che rappresentano il miglior riconoscimento del nostro lavoro e la conferma migliore del valore del nostro territorio”. Così Giuseppina Milazzo, titolare dell’azienda commenta i risultati del Challenge di Bordeaux 2017.
“Con queste sette medaglie d’oro – continua Giuseppina Milazzo – abbiamo bissato i successi del 2016, che ritenevamo irripetibili. Puntiamo sempre a fare il massimo ma è sempre più difficile confermare ogni anno quanto si è fatto, piuttosto che raggiungere nuovi successi. Siamo diventati un caso di scuola, con l’unica controindicazione che tanti e tali successi rischiano di essere sottovalutati, perché ormai vengono dati per scontati”.
“Siamo molto contenti per il doppio riconoscimento per il Maria Costanza Rosso che raggiunge l’oro con le annate 2013 e 2014 e per il Duca di Montalbo che conquista la medaglia d’oro sia con l’annata 2002 che con la 2004, imponendosi sempre più tra i grandi vini rossi del mondo”. Cosi Saverio Lo Leggio, Amministratore Delegato dell’azienda di Campobello di Licata.
“Le medaglie d’oro per il Duca di Montalbo e per il Maria Costanza Rosso premiano la scelta trentennale della nostra azienda di percorrere una strada originale per la valorizzazione del Nero d’Avola. Un lungo lavoro che si connota per essere il risultato della sperimentazione portata avanti in oltre 30 anni di ricerca sui cloni della varietà siciliana per eccellenza, per individuare il miglior adattamento al nostro terroir”.“I vini rossi – spiega Lo Leggio – sono i più premiati della nostra collezione, grazie ad un terroir unico, ad uno scrupoloso lavoro in vigna e a un lungo affinamento in bottiglia che li rende estremamente morbidi, complessi ed eleganti.
Questi riconoscimenti premiano la nostra scelta di puntare sui vitigni autoctoni e sui vini da lungo invecchiamento”.
ORO
DUCA DI MONTALBO 2002
DUCA DI MONTALBO 2004
MARIA COSTANZA 2013
MARIA COSTANZA 2014
FANCELLO 2013
TERRE DELLA BARONIA Bianco 2015
SELEZIONE DI FAMIGLIA 2010
Argento
TERRE DELLA BARONIA Rosso 2014
SELEZIONE DI FAMIGLIA 2008
Bronzo
MARIA COSTANZA Bianco 2015
RISERVA V38AG Spumante Metodo Classico
Duca di Montalbo
Il Duca di Montalbo è ottenuto con un blend Nero d’Avola e Nero Cappuccio. Impianti precedenti al 1990 in area Milici e Montalbo.
L’affinamento è avvenuto in barriques di rovere francese, in parte nuove e in parte di secondo passaggio, dove ha sostato per circa 40 mesi. Trascorso questo periodo il prodotto è stato ri-assemblato e messo a maturare per 5 anni in fusti di acciaio inox a temperatura controllata.
Maria Costanza Rosso
Il Maria Costanza Rosso è ottenuto da una particolare selezione di Nero d’Avola coltivato in contrada Milici, in impianti precedenti al 1990.
Il vino ottenuto effettua la fermentazione malolattica e rimane a maturare in contenitori di acciaio inox e in parte in barriques di rovere francese, nuove o di primo passaggio, dove sosta per 18 mesi. Trascorso questo periodo il vino è stato ri–assemblato e messo a maturare per qualche anno in fusti di inox a temperatura controllata. Dopo le operazioni di stabilizzazione, si è provveduto all’imbottigliamento. Successivamente è rimasto per almeno un anno in magazzino termo condizionato, prima della messa in commercio, per l’affinamento finale.
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