Sabato 12 e domenica 13 dicembre “Lumi della città”, l’appuntamento conclusivo di Ballarò d’autunno 2015

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La ricorrenza del 13 dicembre, giorno dedicato a S. Lucia, è una occasione riconosciuta dall’intera comunità palermitana come un appuntamento tradizionale legato alla luce ed una festa popolare che ricorda il miracolo di Santa Lucia della liberazione dalla carestia.

Lumi della città, l’appuntamento conclusivo di Ballarò d’autunno 2015, si svolgerà sabato 12 dicembre dalle ore 11 alla Biblioteca delle Balate di Ballarò e mette insieme la conversazione a più voci Lumi della città, un incontro dibattito sul valore della luce intesa come servizio della città e sull’opera di uomini palermitani che hanno dato effetti benefici alla società con il loro impegno civico e sociale e una festa con canti e degustazioni di cibi tradizionali di S. Lucia.

Le degustazioni di cibi tradizionali di S. Lucia, create da donne blogger palermitane e delle comunità immigrate si effettueranno dalle ore 12 alle ore 15 del 12 e del 13 dicembre alla Biblioteca delle Balate. I fondi raccolti dalla degustazione dei prodoti tipici è destinata all’istruzione e la cultura dei bambini dei centri sociali  Oratorio Santa Chiara, San Giovanni decollato e Biblioteca delle Balate

La festa con canti alle ore 17 di sabato 12 dicembre a San Giovanni decollato è dedicata ai bambini, che sono il futuro e la speranza della comunità sociale, con brevi esibizioni dei piccoli dei centri di aggregazione del territorio S. Giovanni decollato, S. Chiara e la Biblioteca delle Balate dell’Albergheria, ed il concerto  il Centro Musicale di Palermo per la realizzazione di performance di musica, canti a suoni che si svolgeranno il 12 .

La Conversazione a più voci sul tema Lumi della città Sabato 12 dicembre 2015 alle ore 11 alla Biblioteca delle Balate sarà Introdotta da Piero Longo, presidente Italia Nostra Palermo, con la partecipazione di Amico Dolci, presidente Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci, Libera Dolci, Donatella Natoli, Alberto Castiglione, Giulio Pirrotta del Comitato Ballarò significa Palermo. Danilo Dolci, sociologo, poeta, educatore e attivista italiano della nonviolenza, soprannominato Gandhi della Sicilia, ha trascorso la maggior parte della sua vita in Sicilia tra Trappeto, Palermo e Partinico impegnandosi per i più deboli e per realizzare la più ampia partecipazione sociale e civile. Danilo Dolci, riferimento per ogni operatore della promozione sociale e culturale della comunità e per ogni cittadino attivo, ha cercato connessioni e comunicazioni possibili per liberare la creatività nascosta in ogni persona. Avendo lavorato a stretto contatto con la gente e le fasce più disagiate ed oppresse della Sicilia occidentale al fine di studiare possibili leve al cambiamento e le potenzialità per un democratico riscatto sociale,  ha messo a punto un suo approccio metodologico, secondo il quale, piuttosto che dispensare verità preconfezionate, ritiene che nessun vero cambiamento possa prescindere dal coinvolgimento e dalla partecipazione diretta degli interessati. La sua azione si è basata sulla profonda convinzione che le risorse per il cambiamento, in Sicilia come nel resto del mondo, esistono e vanno ricercate ed evocate nelle persone stesse. In questo senso, Danilo Dolci considera l’impegno educativo e maieutico come un elemento necessario al fine di creare una società civile più attiva e responsabile.

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