Nelle Latomie del V secolo a. C. un’azienda olearia unica
La coltivazione dell’olivo accompagna da sempre la storia delle popolazioni del Belice. I primi insediamenti in questo territorio sono legati alla nascita di Selinunte, antica colonia della Magna Grecia, fondata nel VII secolo A.C.. I selinuntini coltivarono e propagarono l’olivo colonizzando la Valle del Belice e dedicandosi all’estrazione dell’olio fin da quei tempi, come dimostrano le macine in pietra rinvenute nella zona delle “Latomie” e risalenti già al V secolo A.C. In particolare la nocellara del Belice è l’unica oliva Italiana che possa fregiarsi di due riconoscimenti D.O.P. (da olio e da mensa).
Le olive di questa varietà si contraddistinguono per un ottimo rapporto polpa/nocciolo ed un discreto contenuto di zuccheri. La drupa è grossa, di forma sferica, di colore verde intenso che diventa rosso vinoso man mano che la stessa matura. La polpa è croccante e si distacca facilmente dal nocciolo. Il colore è verde intenso ed il sapore leggermente agrodolce con lievi note di piccante e di amaro. Nei luoghi così carichi di storia oggi l’azienda agricola Centonze “Case di Latomie” è al lavoro: si trova in territorio di Castelvetrano e dista solo 7 Km dalla località di Selinunte. Può contare su 37 ettari interamente recintati e coltivati da sempre con metodo biologico.
Un suggestivo scenario di ulivi secolari e lussureggianti agrumeti si adagia tra le millenarie “Latomie” e le antiche “Conigliere” (antichi muri di recinzione in pietra a secco) in un dedalo di tipiche stradelle di campagna. L’azienda deve il suo nome proprio alle “Latomie” che si trovano al suo interno. Queste ultime, sono le cave che gli antichi greci lasciarono in loco nel 800 A.C. dopo avere estratto per secoli i blocchi di tufo utilizzati per edificare quella che divenne la loro più grande colonia d’occidente; la magnifica Selinunte (contava ben 80.000 abitanti già a quel tempo).
La storia ci narra che furono proprio i greci ad introdurre massicciamente i primi alberi di olivo selvatico nell’area occidentale del Mediterraneo, in quanto essi conoscevano questa pianta grazie alla vicinanza con Persia e Siria, luoghi dove la stessa è autoctona. Essi già a quel tempo, sapevano come ottenere dalle olive una sorta di pasta combustibile usando la quale riuscivano ad illuminare le loro città e le loro case con l’ausilio di bracieri e lucerne. Questo è il motivo che li spinse ad introdurre gli olivi nei nuovi territori che si accingevano a colonizzare. Così fu per secoli, fino a quando scalzati i greci, la Sicilia fu dominata dagli arabi. Questi ultimi a quel tempo avevano conoscenze agricole all’avanguardia ed iniziarono a coltivare in maniera metodica l’olivo introducendo le prime tecniche di innesto che modificarono nel tempo la genetica di questa pianta.
Tutto ciò in estrema sintesi per dire che “Case di Latomie” è uno dei primissimi luoghi nel Mediterraneo in cui arrivò e fu coltivato l’olivo. In azienda sono presenti svariate piante con età plurisecolare tra le quali, una in particolare di oltre 1200 anni di vita (Ulivi Saraceni). Alcune di esse si fondono completamente nella roccia tufacea dando luogo a morfologie uniche ed eccezionali. Queste sono oggetto di studio e catalogazione da parte dell’Università di Palermo e dell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio Siciliano.
Uno dei fattori di maggior successo dell’Olio Centonze “Case di Latomie” è proprio la sua inaspettata dolcezza seppur questo sia ottenuto da una varietà di olive (Nocellara del Belice) particolarmente nota per le caratteristiche di piccante ed amaro. Il motivo di ciò è dato dal fatto che gli ulivi essendo posti sulla roccia naturale tufacea e non in piena terra, si nutrono del minerale presente in abbondanza nel tufo e quindi trasferiscono anche alle olive ed all’olio che se ne estrae questa particolare caratteristica di sapore.
Il palmares dell’Olio Centonze è consultabile sul sito aziendale: www.oliocentonze.com
Grazie al suo paesaggio “archeo-olivicolo”, all’età plurisecolare dei suoi uliveti autoctoni di Nocellara del Belice coltivati da sempre in Biologico ed al bassissimo impatto ambientale delle sue produzioni, l’azienda agricola Centonze è stata dichiarata nel maggio del 2015 “Presidio Slow Food dell’Olio Extra Vergine di Oliva”. Questo prestigioso riconoscimento può essere vantato solo da 26 aziende olearie in tutta Italia. E quest’anno come è andata? “Ottima la produzione dell’olio di quest’anno, perchè le condizioni climatiche (quest’estate è stata caldissima) hanno portato alla produzione di un olio strepitoso, forse il migliore degli ultimi anni” dichiara Nino Centonze, dell’omonima ditta produttrice di olio.
Che bello poter leggere di eccellenze del nostro territorio, frutto di lavoro, sacrificio e passione !
Questa azienda è una delle cose più straordinarie che si possano conoscere: storia e natura unite in uno scenario veramente unico!