“Memorie apocrife” di Francesca Romana Pinzari

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Mercoledì 23 settembre 2015 alle ore 19.00 presso la Mondriansuite Gallery sarà inaugurata la personale di Francesca Romana Pinzari dal titolo “Memorie apocrife”.

L’evento fa parte della rassegna “DUENDE//l’oscura energia dei corpi”, ideata e curata da Lori Adragna, che metterà in scena tra settembre e ottobre le opere e le azioni performative di: Tiziana Cera Rosco –  Francesca Romana Pinzari  –  Ginevra Napoleoni & Massimiliano Siccardi. 4 artisti/performer accomunati dall’insopprimibile bisogno di spingersi oltre i confini di sé e di esprimere le proprie interiorità attraverso molteplici media: dalla poesia alla danza, dalla fotografia alla videoarte, dall’installazione alla pittura, utilizzando il corpo -vissuto come luogo di sperimentazione- per stabilire un ponte elettrico con lo spettatore. È in loro, quell’ineffabile oscura energia che si risveglia nell’inconscio nel momento creativo: il lorchiano duende*. Quel carisma che “ha bisogno dei cinque sensi e di abitare nel sangue – quel fluido inafferrabile, quintessenza dell’arte. Che scaturisce dalle profondità telluriche, attraversa il corpo e dal corpo promana – respingendo le geometrie apprese, rompendo gli stili*. Ecco allora che l’arte, oltre le qualità materiali, si fa emozione, visione condivisa, presenza che impregna lo spazio, fa vibrare l’aria, fagocita I sensi determinando una sorta di rivelazione e di sovvertimento, uno stato di sospensione e di assoluto.

Con questa mostra dal titolo “Memorie apocrife”, Francesca Romana Pinzari conclude idealmente il percorso iniziato con l’azione performativa  “Passione residuale” presso Interno 14 (curata da Francesco Paolo del Re). Ai visitatori, accolti da un’urna e da un paio di forbici, era rivolto l’invito di sacrificare una piccola parte di sé: una ciocca di capelli. “Materia prima dell’arte”, quale body art residuale, quei capelli, custoditi come reperto, saranno esposti ora negli spazi della Mondrian Suite. In un’installazione composta di teche, che rappresenta il punto focale e il climax dell’insieme di opere in mostra -installazioni, sculture..-. Sorta di reliquiari apocrifi e al tempo stesso di time capsule per conservare la memoria individuale e collettiva; connettere passato, presente e futuro. Grazie ai geni custoditi nel nostro DNA, la memoria ancestrale non patisce il trascorrere del tempo, consegnando all’umanità il “ricordo” universale che condensa in sé tutta l’essenza della genesi, nell’essenza dell’uomo stesso. 

In occasione dell’opening, alle ore 20.00 Francesca Romana Pinzari presenterà la live performance “All of Me”.

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Francesca Romana Pinzari è nata a Perth, (Australia) nel 1976Vive  e lavora a Roma. Si forma come pittrice all’Accademia di Belle Arti di Roma per orientare successivamente la sua ricerca in diversi campi. Lavora con video, installazione, performance, scultura e pittura. Nel 2011 vince il premio giovani talenti del Comune di Roma ed una residenza artistica presso la SVA di New York dove realizza installazioni e video. Ha un approccio al lavoro di stampo performativo, la sua ricerca parte dal corpo per parlare d’identità fisica, culturale, politica e religiosa. Prende come punto di partenza se stessa e le proprie esperienze, i suoi lavori sono intimi ritratti che raccontano concetti universalmente noti nei quali gli spettatori possono immedesimarsi. Nelle sue ultime installazioni fatte di crini di cavallo e di suoi stessi capelli intrecciati il rapporto con il corpo e l’organico diventa immediato. Lavora sul tema dell’identità e utilizza spesso i capelli delle persone rappresentate in modo che l’opera d’arte sia un’estensione corporea del soggetto. Recentemente ha esposto i suoi lavori, alla Mostra Catarifrangenze alla Pelanda, Macro Testaccio Roma, allo Short Video Show rassegna di video arte Italiana a Kathmandu’ in Nepal, alla mostra Expectations all’Invisible Dog gallery New York, alla session di performance internazionali alla Yes Foundation in Olanda, all’ADD Festival di video arte della Provincia di Roma, nella mostra Nonostante tutto, Galleria Oltredimore di Bologna, al Bethanien Museum di Berlino con una project room di 24h in occasione della mostra Arty Party, alla mostra personale “Soul Preservation” da Sponge Arte Contemporanea, pergola (PU) alla mostra itinerante Sing Sweet Songs of Conviction a Berlino, Roma, Londra, New York e Citta’ del Messico, alla mostra “Among Us” alla Galleria Olive Tjaden Gallery, Cornell University, Ithaca, New York, a “Privata” progetto contro il femminicidio alla Mole Vanvitelliana di Ancona, alla mostra  “Transition of Energy” alla Kunsthalle di Bratislava e durante la “Performance Nights” alla galleria comunale di Bydgoszcz in Polonia. Tra le prossime mostre in programma l’Hubei province Art Festival in Cina.

 

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