Ad “Oro d’Argenta” si è riunita la brigata di cucina del celebre Trigabolo
La rassegna Oro d’Argenta è riuscita in un’impresa storica: riunire quasi al completo la brigata di cucina del celebre ristorante Trigabolo di Argenta, il locale di Giacinto Rossetti che ha chiuso i battenti oltre vent’anni fa dopo avere scritto la storia della cucina italiana. Il palco in piazza Garibaldi nella cittadina del ferrarese ha visto infatti insieme Igles Corelli (oggi all’Altman di Pescia), Marcello Leoni, Flavio Errani (maitre di sala), Giacinto Rossetti (il patron), Alessandro Trioschi, Pierluigi Di Diego, il pasticcere Mauro Gualandi, Micaela Basigli (figlia del defunto Luigi Basigli, braccio destro di Rossetti). Assenti al celebre appello soltanto Bruno Biolcati e Bruno Barbieri, oggi ultranoto al grande pubblico grazie alla partecipazione a Masterchef.
Aperto nel 1983 come pizzeria dall’ex fornaio argentano Giacinto Rossetti, il Trigabolo divenne, grazie al genio di Rossetti e Corelli, il primo ristorante di sperimentazione in Italia, e segnò l’epopea della cucina fino al giorno della sua improvvisa chiusura, tutt’oggi avvolta da leggende e misteri, avvenuta nel 1993.
Oro d’Argenta, che si è chiusa domenica nella cittadina nell’ambito del programma di Fiera d’Argenta, è riuscita a mettere insieme questi grandi protagonisti della cucina italiana riportando sotto i riflettori un locale mitico che è riuscito a mettere d’accordo tutta la critica gastronomica nazionale ed estera.
La rassegna è stata l’occasione per conoscere meglio le eccellenze agroalimentari del territorio: la vasta gamma di cous cous Bia Spa, i vini della Tenuta Garusola, il pomodoro “Primato Rosso” di Ferrara Food, le patate e le cipolle di Ruggero Spa, la frutta Spreafico, le farine di Sima Coop Giulio Bellini, la pasta di Unipasta e poi anche il lavoro di promozione dell’associazione “Chef to Chef”.
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