La tela ritrovata di Luca Giordano

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Cosa succede ad un dipinto se perde la propria identità perchè si separa dalla sua didascalia? Può succedere che rimanga per più di 70 anni nell’oblio di un deposito, con una  targhetta che non corrisponde alla sua identità.

Sembra impossibile che uno studioso, alla ricerca di un quadro per una ricerca iconografica, si trovi casualmente davanti al quadro in questione e che cominci a dubitare della sua classificazione. Con una rara voglia di verità Carmelo Lo Curto, libero ricercatore, comincia una ricerca certosina per trovare tracce della sua ipotesi e, dopo accurate e lunghe ricerche di archivio e confronti millimetrici con le fonti, riesce a risalire alla identità del quadro, che si era persa per cause non volute.

Mercoledì 8 novembre alle ore 16 a Palazzo Abatellis verrà presentato il libro “L’Arcangelo Insussistente” di Carmelo Lo Curto, che descrive il rinvenimento di uno dei dipinti del pittore napoletano Luca Giordano, maestro del barocco, una grande pala d’altare scomparsa e per questo assolutamente sconosciuta alla Critica d’Arte.

 Il volume, edito dalla associazione Genius Loci Palermo, divulga le circostante del rinvenimento e documenta la successiva ricerca archivistica condotta dallo stesso autore che ricostruisce le vicende dell’opera da quando venne dipinta dal famoso pittore alla sua rimozione dall’altare sul quale era collocata, sino al trasferimento da Napoli a Palermo dove venne esposta al pubblico sino a quando, a causa degli eventi bellici del secondo conflitto mondiale, se ne erano perse le tracce, vivendo in clandestinità, insussistente, sotto mentite spoglie.

Seguirà visita presso i laboratori di restauro per vedere il dipinto “San Michele scaccia i demoni” di Luca Giordano, donato da Francesco I alla Regia Pinacoteca di Palermo nel 1828.

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