Osteria il Moro, un nuovo menù per l’eccellenza a Trapani

Rosa di tonno
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di Maria Mattina

“Il gusto è qualcosa che matura nel tempo, è memoria storica, affonda le sue radici nella tradizione. E’ eleganza e insieme classe e qualità, il gusto è quello che tu trasmetti attraverso l’armonia che c’è in un piatto”. In questa riflessione dello chef Nicola Bandi c’è l’equilibrio fra tradizione e innovazione che ha portato l’Osteria Il Moro di Trapani (via Garibaldi 86) a livelli di qualità eccellente nel giro di cinque anni.

E’ stato raggiunto quell’obiettivo di cucina gourmet che il giovane chef, in compagnia del fratello Enzo Massimiliano, aveva ben chiaro quando ha avviato (dicembre 2016) questa sfida in una città spesso considerata la Cenerentola della ristorazione siciliana: “Volevamo offrire un’esperienza enogastronomica – dicono – che avesse un’identità chiara, capace di distinguersi nel settore”.

Partendo dalle ricette della tradizione trapanese e unendo le eccezionali materie prime, era infine necessario un altro ingrediente unico: “L’amore per la nostra terra. Per realizzare un intenso viaggio alla scoperta di sapori e gusti che non si dimenticano”.
E questo traguardo viene festeggiato in due modi: una serie di cene a quattro mani con grandi chef ospiti (iniziativa partita con la prima serata in compagnia di Peppe Barone, ragusano di origine e patron insieme a Stefania Lattuca del ristorante Terrammare di Milano) e un nuovo menù che accompagna verso la stagione estiva con tante sorprese.

Lo chef Barone e lo chef Bandi

“La Sicilia tra Nord e Sud. Due generazioni diverse, una comune visione del territorio” è stato il tema della cena nel cui menù Bandi e Barone hanno presentato rispettivamente tre piatti e un dessert con gli abbinamenti dei vini di Marco De Bartoli (presentati in sala con accuratezza da Renato De Bartoli). Insieme gli chef, pur essendo figli di due diverse generazioni, hanno dato onore alla Sicilia, raccontandola appunto da Nord a Sud, con una comune visione, attraverso le loro creazioni sopraffine che hanno messo in risalto la sorprendente biodiversità siciliana. Apprezzamento unanime e sala sold out, grande attesa per il secondo appuntamento.
Dopo qualche anticipazione durante questa cena, a fine maggio il nuovo menù estivo è stato varato.

Diciamo subito che i cavalli di battaglia dello chef Bandi sono stati mantenuti e i clienti affezionati non resteranno delusi: troverete tra gli antipasti il capolavoro “Sembra sushi” (calamaro, aglio, aceto di riso, salsa di soia, scorza di agrumi, verdura di stagione, pomodoro secco, spezie), tra i primi quello che è una immersione nel “Sapore di mare” (Linguine, crema di anemoni, ricci di mare, limone candito, aglio, olio, spezie); tra i secondi un piatto da non perdere, l’insalata tiepida di mare.

Insalata tiepida di mare
Sembra sushi
Sapore di mare

Così come è un punto fermo il “Cùscusu” di pesce alla Trapanese preparato secondo il disciplinare della tradizione. O, tra i secondi, lo spettacolare Assoluto di Triglia.


Ma c’è spazio anche per i nuovissimi piatti.

Ecco qualche anticipazione, senza voler rovinare l’effetto “wow” in sala.

Intanto fra gli antipasti, rinnovando l’effetto “camouflage” (per dirla con Massimo Bottura), c’è il Cappuccino di parmigiana (non temete, è tutto tranne che un cappuccino…), un piatto che Bandi adatta in maniera sopraffina a seconda della stagionalità.


Sempre tra gli antipasti è consigliabile la “Rosa di tonno rosso”. In tempi di mania del pesce crudo – e non sempre  tutti i locali sono all’altezza – una proposta austera che fa leva sull’eccezionale qualità del tonno ma accompagnata da acciughe, capperi di Salina e limone in un mix indimenticabile (molto accattivante anche la presentazione).

Rosa di tonno

Tra i primi, una citazione merita la new entry chiamata Tagliatella ripiena al brasato di vitello (con piselli, carote, formaggio caprimo). Se vi chiedete come può essere ripiena una tagliatella, guardate la costruzione “architettonica” del piatto. Quasi dispiace mangiarlo…!


Tra i secondi ecco la reinterpretazione del Coniglio alla Cacciatora (pomodoro, origano, oglio, olive, mollica) e l’inconsueto, già dal nome, Tonno vitellato (tonno, fondo di carne, cipolla rossa, crema di molluschi).
Se volete conoscere meglio la storia di questo locale particolare ecco la prima recensione di viaggiarteecucina.it : basta cliccare su questo link
E lasciamo la conclusione allo chef Bandi: “Ero solo un bambino quando ho iniziato a sognare di diventare uno chef e aprire un ristorante tutto mio. Nel corso degli anni ho sempre lavorato con dedizione, fatica, passione e determinazione. Poi il passo naturale e fondamentale è stato quello di fare squadra con mio fratello Enzo. E, finalmente, il sogno è diventato realtà!” .

Lo chef Peppe Barone, la giornalista Maria Mattina e il padrone di casa, lo chef Nicola Bandi

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