Sotto il segno di Leonardo. La magnificenza della corte sforzesca nelle collezioni del Museo Poldi Pezzoli
In occasione dell’Esposizione Universale, e all’interno del cartellone di ExpoinCittà, il Museo Poldi Pezzoli presenta una mostra che intende ricordare il ruolo di protagonista svolto dal capoluogo lombardo negli ultimi decenni del Quattrocento quando, sotto il ducato di Ludovico il Moro, diventò la capitale europea più importante nella produzione e nell’innovazione delle arti del lusso oltre che della pittura, anche grazie alla presenza di Leonardo da Vinci.
L’esposizione
in corso dal 15 maggio al 28 settembre 2015 grazie al sostegno di Fondazione Banca del Monte di Lombardia, si pone in ideale collegamento con le principali iniziative programmate in città per Expo 2015 (in particolare con le mostre attualmente in corso a Palazzo Reale: Arte lombarda dai Visconti agli Sforza e Leonardo da Vinci 1452-1519. Il disegno del mondo) e valorizza le collezioni permanenti del Museo mettendo in luce uno dei suoi nuclei più significativi: le opere realizzate per la corte degli Sforza.
Negli anni di regno di Ludovico il Moro, nella città di Milano grande impulso venne dato alle arti e anche alla produzione di tessuti di seta preziosissima e, nel campo dell’oreficeria, all’uso dello smalto traslucido e di quello dipinto, alla lavorazione delle pietre e dei metalli preziosi. Le arti lombarde godettero di una splendida fioritura, testimoniata in mostra da una selezione di capolavori appartenenti al Museo Poldi Pezzoli, alcuni dei quali non esposti permanentemente per ragioni conservative. Tra questi, i meravigliosi tessuti rinascimentali in seta e oro tinti con i coloranti più preziosi e gli importanti e rarissimi paliotti realizzati in velluto, che recano ricamate le imprese sforzesche e le insegne di Beatrice d’Este, moglie di Ludovico il Moro. Da oltre sei anni non sono esposti al pubblico per motivi conservativi. Uno di essi è presentato per la prima volta senza il ricamo del volto (che viene esposto in cornice) per mostrare – si tratta di una novità assoluta – un raffinatissimo disegno raffigurante il volto del Christus patiens che un artista, di cui si proporrà di individuare l’identità, ha tracciato sulla seta come guida per i ricamatori.
La mostra vuole inoltre testimoniare l’influenza di Leonardo da Vinci sull’arte milanese di quel periodo anche attraverso un piccolo bronzo, anch’esso recentemente indagato dagli studiosi, le cui ricerche sono per la prima volta presentate con completezza al pubblico. Si tratta di un Guerriero con scudo che riprende una piccola figura accovacciata sotto gli zoccoli di un cavallo, delineata in un’incisione che riproduce i disegni di Leonardo da Vinci preparatori per il monumento equestre di Francesco Sforza, padre di Ludovico il Moro.
È anche come pittore, però, che Leonardo influenza profondamente la scuola artistica milanese e lombarda.
Per testimoniare il suo influsso ogni dipinto della scuola leonardesca presentato nella mostra è affiancato da un pannello didattico con rimandi puntuali a disegni o a dipinti del maestro. Dalla magnifica Madonna col Bambino (Madonna della rosa) di Giovanni Antonio Boltraffio, primo allievo di Leonardo a Milano, alla misteriosa Madonna che allatta il Bambino, che riflette puntualmente la composizione della Madonna Litta di Giovanni Antonio Boltraffio conservata all’Ermitage di San Pietroburgo, nata da un progetto leonardesco e a lungo attribuita allo stesso Leonardo.
Una novità è l’esposizione della Madonna con il Bambino di Giampietrino che reca sul retro la
raffigurazione, di colore rosso, di un solido geometrico affascinante e complesso disegnato dallo stesso Leonardo, l’Icosidodecaedro regolare. Chiude l’esposizione il Riposo durante la Fuga in Egitto di Andrea Solario, firmato e datato 1515, un grande capolavoro ritenuto da Gian Giacomo Poldi Pezzoli l’opera più importante e di maggior valore della sua collezione. Il recente restauro, come afferma il Direttore del Museo Poldi Pezzoli, Annalisa Zanni: “permette ai visitatori della mostra di apprezzare pienamente questo celebre dipinto, eseguito dal pittore forse più originale tra tutti i leonardeschi lombardi, insieme a Giovanni Boltraffio”.
Inoltre, grazie alla partnership con il Comune di Milano, i visitatori delle mostre in corso a Palazzo Reale, presentando il biglietto alla biglietteria del Museo Poldi Pezzoli, avranno diritto all’ingresso ridotto.
La mostra è a cura della direzione scientifica del Museo, Annalisa Zanni, Andrea Di Lorenzo, Lavinia Galli e Federica Manoli.
Un grazie speciale a Pietro C. Marani, Aldo Galli, Andrea De Marchi e Mauro Natale.
L’allestimento è stato realizzato grazie a UniFor, con la consulenza di Luca Rolla e Alberto Bertini; la grafica e l’immagine della comunicazione sono a cura di Salvatore Gregorietti.
L’esposizione è realizzata con il sostegno di Fondazione Banca del Monte di Lombardia, in collaborazione con l’Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli e Fondazione Corriere della Sera.
Ha ottenuto il patrocinio del Ministero per i Beni le Attività Culturali e il Turismo, di Regione Lombardia – Culture, Identità e Autonomie, del Comune di Milano – Cultura e della Camera di Commercio di Milano.
L’iniziativa fa parte del cartellone di ExpoinCittà, il progetto di Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano che riunisce ad oggi nel suo palinsesto più di 23 mila appuntamenti durante il semestre dell’Esposizione Universale e che permette di conoscere in tempo reale, giorno per giorno, cosa avviene in città attraverso la app, il sito web, i social network, e il blog in 6 lingue.
SOTTO IL SEGNO DI LEONARDO
LAMAGNIFICENZA DELLA CORTE SFORZESCA NELLE COLLEZIONI DELMUSEO POLDI PEZZOLI
15 maggio – 28 settembre 2015
Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12 | 20121 Milano
Tel. 02 794889 | 02 796334
Apertura: da mercoledì a lunedì, dalle 10.00 alle 18.00 – Chiuso il martedì
Ingresso: 10 € | 7 € ridotto
www.museopoldipezzoli.it
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