Apre a Palermo MEC. Di giorno museo, di sera ristorante.
Si è inaugurato oggi, 31 gennaio 2020, il MEC MUSEUM, il primo museo in Sicilia interamente dedicato alla Rivoluzione Informatica. Spazio culturale unico nel suo genere, realizzato al piano nobile del palazzo cinquecentesco Castrone Santa Ninfa con vista impareggiabile sulla Cattedrale di Palermo. Il MEC MUSEUM nasce dalla visione e dalla creatività dell’architetto e imprenditore palermitano Giuseppe Forello, importante collezionista di macchine informatiche della Apple.
Ad aprire il calendario culturale del MEC MUSEUM, la prima mostra in Sicilia dedicata proprio al fondatore della Apple e alle sue prodigiose macchine tecnologiche che hanno determinato quella rivoluzione informatica e digitale che ha cambiato il mondo e gli stili di vita di miliardi di persone.
L’esposizione realizzata al MEC MUSEUM Steve Jobs 1955-2011 – Why Join the Navy If You Can Be a Pirate? prende vita grazie alla collaborazione tra Giuseppe Forello
e un altro imprenditore italiano, egualmente appassionato e competente di Information Technology, Marco Boglione, fondatore e presidente di BasicNet, primo Marketplace nel settore dell’abbigliamento.
Curata da Cecilia Botta, storica dell’informatica e curatrice di BasicGallery, archivio storico di BasicNet, la temporanea Steve Jobs 1955-2011 – Why Join the Navy If You Can Be a Pirate? è progettata dallo stesso Forello e dal concept designer Francesco Ferla.
La mostra è divisa in otto aree tematiche – Innovazione, Pirati, Seme e frutto, Apple Store, Prototipi, Pixar, Tempio e Competizione – che si snodano attraverso le sette sale del MEC MUSEUM, ripercorrendo la vita del fondatore della Apple e l’evoluzione dei suoi prodotti dal 1976 a oggi. Accanto a icone come il Lisa, il Next Cube e i Macintosh sono esposte le altre macchine informatiche che hanno cambiato per sempre il nostro modo di comunicare, lavorare e vivere. E, su tutte, il rarissimo Apple-1, primo computer creato da Steve Wozniak e Steve Jobs nel 1976, che lo stesso Forello ha definito il Santo Graal della Rivoluzione Informatica. Una rivoluzione tecnologico-digitale che Jobs, con la sua visione, ha trasformato nella più grande rivoluzione culturale di tutti i tempi: quella di rendere l’informazione accessibile a tutti.
Accanto alle macchine informatiche, a tracciare la storia di questa epopea sono gli stessi pionieri della Silicon Valley, che accompagnano il visitatore nell’intero percorso con una serie di video-interviste realizzate da 8-BIT Generation, la più grande library multimediale al mondo dedicata alla Rivoluzione Informatica.
Lungo il percorso di visita della mostra sono esposti anche diversi prototipi, alcuni dei quali mai usciti in commercio; foto inedite di Steve Jobs; memorabilia tra cui pupazzi, diapositive, vinili, riviste. Chiude il percorso l’area del Tempio, sezione dedicata all’arte contemporanea e alla fotografia d’autore con un’installazione di Edoardo Dionea Cicconi e – alle pareti – una selezione di fotografie di Jean Pigozzi e Diana Walker.
Why Join the Navy If You Can Be a Pirate? è un viaggio che racconta l’opera e la grandezza di Steve Jobs e che si spinge ben oltre il mondo del digitale e della tecnologia. È la storia di un uomo che, con le sue intuizioni e i suoi prodotti, ha ridisegnato profondamente la nostra società, attivando quell’inarrestabile cascata di trasformazioni che caratterizza il nostro tempo e di cui, ancora, non percepiamo del tutto i confini e la vastità.
Il MEC MUSEUM osserva i seguenti orari di apertura: 9.30-17.30 con ultimo ingresso alle 17.00. Domenica ore 9.00-12.00 e 17.00-20.00. La giornata di chiusura è il lunedì. Sarà possibile anche prenotare le visite e le eventuali cene visitando il sito web della struttura: www.mecmuseum.it.
Il biglietto di ingresso ordinario è di 7 Euro; per studenti e giovani al di sotto dei 18 anni c’è il ridotto a 5 Euro. Previsto anche un ingresso cumulativo famiglie di 15 Euro (tre persone)
Ma non finisce qui. Accanto al museo ci sono pure il MEC Caffè e il MEC Restaurant.
Il MEC MUSEUM è un’esperienza tutta da vivere, anche con la Caffetteria e il MEC RESTAURANT. La filosofia della struttura è già espressa nell’acronimo MEC: Meet, Eat, Connect, con cui si punta a realizzare il concetto dell’esperienza condivisa anche a tavola.
Il ristorante a vista di fine dining guidato dall’ Executive Chef Carmelo Trentacosti
e supportato dalla sua squadra composta da dieci elementi, quattro in cucina, cinque in sala e un restaurant supervisor all’accoglienza. Verranno proposti – dalle 19.30 sino alle 22.30 dal martedì al sabato – oltre un menù alla carta, due menù di degustazione mare e terra per un pubblico di nicchia di non oltre 30 posti a sedere, esclusivamente su prenotazione.
La domenica dalle ore 13.00 alle ore 15.00 una formula brunch.
Dalle ore 19 sarà possibile, all’interno del lounge bar, degustare una selezione di cocktails e scegliere tra un’ampia gamma di liquori e distillati per il dopocena.
La mattina dalle ore 09.30 il caffè proporrà una speciale selezione di mono porzioni dolce e salato, sempre realizzati in esclusiva per il MEC dal team di cucina.
Morettino sarà presente al MEC con il Morettino Coffee Lab, il progetto di caffetterie evolute che propone un rinnovamento culturale nel consumo del caffè, più consapevole e rispettoso della materia prima. Il Morettino Coffee Lab nasce per diffondere la cultura di questo prodotto, raccontando le peculiarità di ogni origine e affidando un ruolo di protagonista al consumatore, che potrà scegliere sia la tipologia di caffè che vuole bere che la modalità di preparazione (Espresso o Filtro), in funzione delle caratteristiche sensoriali che si desiderano esplorare.
Giuseppe Forello
Classe 1973, è un architetto palermitano e imprenditore nel settore alberghiero siciliano.
Amante dell’arte contemporanea, fin da giovanissimo, diventa un appassionato collezionista di macchine informatiche del colosso Apple e non solo. Questa sua grande passione lo ha portato a partecipare alle aste internazionali più prestigiose come Christie’s e Sotheby’s dove ha avuto il grande intuito di acquistare dei pezzi rarissimi oggi considerati d’antiquariato. La sua collezione Apple di valore inestimabile, viene considerata come una delle più complete al mondo. Sono oltre 4000 i pezzi accuratamente scelti e acquistati per la sua collezione privata tra i quali spicca quello che Giuseppe Forello ama definire il Santo Graal, l’ Apple I. Nel corso degli anni ha integrato la sua collezione di macchine informatiche Apple con cimeli, libri, musiche e foto inedite su Steve Jobs. Oggi ha deciso di aprire le porte della sua collezione privata al grande pubblico all’interno del nuovo polo museale MEC MUSEUM , Museo della rivoluzione informatica,
Marco Boglione
Torinese, classe 1956, è fondatore e presidente del Gruppo BasicNet, primo Marketplace nel settore dell’abbigliamento e proprietario dei marchi Kappa®, Robe di Kappa®, Jesus® Jeans, K-Way®, Superga®, Briko® e Sebago®. BasicGallery, archivio storico di BasicNet, custodisce una delle più complete e importanti collezioni al mondo di retrocomputer. Nel novembre 2011 – a meno di un mese dalla morte di Steve Jobs – Marco Boglione ha ideato e portato al Museo Regionale di Scienze Regionali di Torino “Steve Jobs 1955-2011”, prima mostra italiana dedicata al fondatore della Apple, in seguito allestita anche in Brasile (Rio de Janeiro, San Paolo, Brasilia). Nel 2012 ha dato vita al Temporary Museum Torino, museo in Italia dedicato alla Rivoluzione informatica e alla sua divulgazione. Nel giugno 2019 Boglione ha ideato e realizzato per la Cupertino Historical Society&Museum la mostra “Omaggio alla Rivoluzione Informatica”, tuttora in corso, per la quale ha ricevuto il riconoscimento ufficiale dal Congresso degli Stati Uniti d’America. Nel 2011 il Presidente della Repubblica Italiana lo ha nominato Cavaliere al Merito del Lavoro.
Cecilia Botta
Gestisce i progetti culturali del Gruppo BasicNet ed è la curatrice del Temporary Museum dedicato alla storia della Rivoluzione Informatica e dei video games.
Ha curato la mostra “Steve Jobs, O Visionário” allestita in Brasile al Museo “Pier Mauá” (Rio de Janeiro, dal 28 Marzo al 7 Maggio 2017) ed al “Museu da Imagem e do Som – MIS SP” (São Paulo, 15 Giugno – 20 Agosto 2017) e allo spazio espositivo Iguatemi (Brasilia 31 luglio 2018 – 09 settembre 2018).
Collabora con la casa di produzione Junk Food alla serie di documentari “8bit Generation” sulla rivoluzione informatica della Silicon Valley.
Negli ultimi 10 anni ha diretto un archivio digitale che raccoglie oltre 16.000 esemplari storici dei brand Kappa, RDK, Superga, Sebago e K-Way, ed una enorme collezione di manufatti della storia dell’informatica.
Nell’agosto 2019 ha curato la mostra “Omaggio alla Rivoluzione Informatica” alla Cupertino Historical Society and Museum a Cupertino.
Edoardo Dionea Cicconi
(Roma,1985) vive e lavora tra Firenze e Palermo. E’ membro del collettivo artistico DUSKMANN, co-fondato nel 2015. Il lavoro di Edoardo Dionea Cicconi affronta tematiche universali. Installazioni, sculture, audio e altri media portano lo spettatore in una dimensione senza tempo. Prediligendo l’uso del vetro, l’artista sperimenta nuove tecniche formali. Interessandosi alla percezione della luce, gli elementi nello spazio e alla geometria, Cicconi indaga le forze che governano la realtà. La sua ricerca, sempre tesa ad interagire con lo spettatore, indaga senza soluzione di continuità il trapasso dal macro e micro.
Carmelo Trentacosti
Nato in Germania ma di origini siciliane, classe 1976 è lo Chef Executive del MEC RESTAURANT del MUSEUM. Matura la sua formazione con Nino Graziano per poi proseguire la sua evoluzione collaborando con importanti chef e ristoranti importanti e di grande innovazione.
Rispetto delle materie prime, esaltazione dello “spirito mediterraneo” per generare una cucina ricercata e particolare. Eleganza, autenticità dei sapori e ricerca innovativa, sono i tratti distintivi di una cucina solare e prestigiosa.
MEC MUSEUM – Palazzo Castrone Santa Ninfa
Corso Vittorio Emanuele, 452 – Palermo
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