Nasce MNRL Vigna di Mandranova, il Cru di Syrah della cantina Alessandro di Camporeale
Il nome sembra quasi un acronimo e rimanda immediatamente ad una parte del territorio di appartenenza. MNRL come Monreale, ma senza le vocali, perché si inserisce nel percorso di rivalutazione di questa Doc ma potrà rivendicarne l’appartenenza solo a partire dalle prossime annate. MNRL (Monreale) Vigna di Mandranova è la nuova creatura di Alessandro di Camporeale, la migliore interpretazione di Syrah, frutto esclusivo di un unico vigneto e delle migliori annate.
Dopo i Cru di Catarratto e di Grillo, arriva dunque sul mercato anche il Cru di Syrah, nato da uve coltivate in collina, ad un’altitudine di circa 360 metri sul livello del mare, dove si adagia un vigneto di quasi un ettaro che guarda a nord-est. In questo appezzamento molto fresco e ventilato, in cui il sole penetra con i suoi raggi solo nelle prime ore della giornata, crescono vigorose le uve di Syrah del MNRL (Monreale) Vigna di Mandranova.
Il vino si identifica con un colore rosso rubino profondo e all’olfatto un bouquet particolarmente ricco e intrigante, in cui note di ginepro e rabarbaro si alternano a profumi di china e liquirizia, che si impreziosisce nel finale di una lieve nota affumicata e un avvolgente aroma di sandalo e incenso. Al palato il perfetto equilibrio tra potenza e freschezza rivela il suo carattere deciso ma ammaliante, con un sorso ampio e morbido rinvigorito da un tannino fitto e setoso, e una chiusura delicatamente sapida che rimanda a sentori di capperi e acciughe.
Il Syrah è la varietà che da anni rappresenta l’emblema enologico di Camporeale e sulla quale l’azienda Alessandro ha puntato sin dall’inizio, arrivando alla produzione del Kaid prima e del Kaid vendemmia tardiva poi.
Oggi, grazie ad un territorio le cui particolari condizioni pedoclimatiche hanno da sempre favorito un’espressione varietale del Syrah molto ricca e complessa, la famiglia Alessandro ha deciso di valorizzarne ulteriormente le caratteristiche, mettendole in risalto con una vinificazione separata delle uve della vigna di nord-est.
“Crediamo nell’importanza della zonazione per dare ancora più forza e carattere ad un vitigno che ha dimostrato, negli anni, di essersi perfettamente integrato in questo territorio nel quale riesce ad esprimersi al meglio delle sue caratteristiche e vogliamo iniziare a parlare di Cru per il Syrah come abbiamo già fatto per altri due vitigni inseriti nella nostra linea Vigna di Mandranova”, spiega l’enologo Benedetto Alessandro.
È proprio questo forte legame con il terroir da cui proviene che ne fa un vino unico: l’esposizione ideale del vigneto e la struttura del terreno, molto ricco di argilla, sono gli elementi chiave che donano al vino un impeccabile equilibrio tra struttura e freschezza. L’affinamento in legno lo arricchisce poi di sentori complessi ed eleganti, con una gentile speziatura e profumi intensi di ginepro, rabarbaro e liquirizia. Il tannino fitto ma vellutato, allunga il sorso che si chiude in un finale leggermente salino che rimanda ai capperi.
MNRL (Monreale) Vigna di Mandranova, inoltre, si inserisce nel progetto di rivalutazione della Doc Monreale. “Siamo entrati a far parte di questa Doc quest’anno e potremo dichiararlo in etichetta con l’annata 2019 che uscirà sul mercato nel 2022 – spiega il responsabile marketing dell’azienda Benedetto Alessandro –. C’è in corso un grande progetto di rivalutazione con l’intenzione di ridurre le varietà ammesse a quattro: due bianchi – Catarratto e Inzolia – e due rossi – Perricone e Syrah -. La presenza del Syrah, unica internazionale tra le varietà ammesse, sta a testimoniare proprio l’importanza che ha assunto negli anni per questo territorio”.
L’Azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale nasce nel piccolo centro agricolo di Camporeale, in provincia di Palermo, alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandranova, in un territorio ricco di fascino dove l’agricoltura è sempre stata l’attività prevalente. Una famiglia impegnata in viticoltura sin dai primi del 900, che vede nei fratelli Rosolino, Antonino e Natale, affiancati dai figli Anna, Benedetto e Benedetto, gli artefici di una rivoluzione produttiva centrata sul vigneto e sull’innovazione enologica, che ha dato vita a vini di grande impatto e struttura, morbidi, eleganti e di grande equilibrio.
Sono i tre cugini Alessandro, il futuro di questa Cantina che, con loro, si rinnova e guarda con nuova passione e speranza al terzo millennio. Da Anna, responsabile dell’enoturismo e della comunicazione, a Benedetto, l’enologo che segue tutto il processo produttivo, in vigna come in cantina, all’altro cugino, pure lui Benedetto, responsabile del marketing dell’azienda di famiglia. Nuove risorse umane e nuove specializzazioni per proseguire, con fiducia, una storia aziendale diventata l’emblema di un territorio vitivinicolo di grande pregio.
In un territorio posto tra 400 e 600 metri sul livello del mare, contraddistinto da un clima mite ma non arido con significative escursioni termiche tra il giorno e la notte, si estendono i 40 ettari di vigneto, su un totale di 50, di cui 2 destinati alla produzione di olio. È in questi terreni argillosi e calcarei che la famiglia Alessandro punta alla valorizzazione di varietà autoctone, come Nero d’Avola, Catarratto e Grillo, e di varietà internazionali come Syrah e Sauvignon Blanc che si sono ben adattate al territorio di Camporeale.
L’esperienza, la profonda conoscenza dei terreni e del vigneto sono da Alessandro di Camporeale una regola di salvaguardia dei valori produttivi dell’azienda ed una prerogativa per ottenere l’optimum qualitativo. La chiave di volta sta nella conduzione perfetta e meticolosa del vigneto: tutte le attività sulla vite sono condotte manualmente, seguendo i principi dell’agricoltura biologica, secondo i ritmi di una viticoltura attenta a produrre uve di altissimo pregio da cui si ricavano vini di grande qualità. Vini che nascono in vigna, tra i filari e dalla passione delle persone che lo conducono.
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