A Pasqua con le Guide Ambientali Escursionistiche Aigae

Eremi sul fiume Fiora
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Quanti conoscono veramente l’Italia e le sue bellezze? Per chi volesse scoprire gioielli sconosciuti ai più per questa Pasqua tante le opportunità offerte dalle guide Aigae su tutto il territorio nazionale.

“ A Pasqua la Valle dei Mulini in Lombardia. Tra Toscana e Lazio percorreremo vie costruite dagli Etruschi, entreremo in Sovana un vero gioiello dell’Italia. Un borgo turistico – medievale rimasto intatto. Nel Lazio c’è Ischia di Castro borgo scavato nella roccia con meravigliosi affreschi. A Blera alle 7 pellegrinaggio fino al Santuario di San Venanzio. Entreremo nella grotta affrescata. Poi In Umbria saremo sul sentiero antico dei pastori fino a Castelluccio. In Lombardia l’ultima pastorella della Valcerisio. In Emilia – Romagna la viandanza sui Colli di Bologna.   In Toscana a Pruno sulla vecchia mulattiera. A Norchia, nel Lazio c’è   una delle più scenografiche Necropoli rupestri del periodo Etrusco. Borghi che vanno visti, patrimonio ambientale da amare. Un’Italia da vivere”.

 

La Pasqua ammirando la Valle dei Mulini.

A pochi km da Varese si nasconde un luogo incantato con antichi mulini e gigantesche gallerie e cunicoli scavati nella roccia dall’uomo fino al 1900. Nessuno lo crederebbe mai, eppure simili gioielli sono sfuggiti al tempo che tutto distrugge e alla Natura che tutto copre e riprende con sè. Insieme ad una guida si andrà all’esplorazione della Valle dei Mulini. Nel giorno di Pasqua si vedranno le antiche ruote di alcuni di essi e si potrà scoprire la storia di questi luoghi ameni.  Le maestose cave poi, riporteranno indietro nel tempo, a memoria del duro lavoro degli uomini alla fine del 1800, i ‘picasass’ così importanti per l’economia del loro secolo. Si camminerà sui binari ferroviari della vecchia Ferrovia della Valmorea, che collegava l’Italia con la Svizzera,da Castellanza fino a Mendrisio, nel Canton Ticino. E proprio alla vecchia Stazione della Valmorea si potrà pranzare prima di rientrare per un altro sentiero e tornare a casa arricchiti di un pezzo di storia dei nostri luoghi”. Lo ha affermato Davide Galli, Presidente Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche.

Gli eremi templari tra Lazio e Toscana

 

La vecchia mulattiera di Pruno in Toscana con la Cascata dell’acqua pendente.

“In Toscana c’è  Pruno,  un paese a 444 metri sul livello del mare,circondato dalle Alpi Apuane meridionali, e in particolare la maestosità della Pania della Croce, dal caratteristico monte Forato, dal monte Nona e dal monte Procinto. Vedremo la Cascata dell’acqua pendente  – ha proseguito Galli – e piccoli ma genuini gesti, semplici, messi in campo per salvaguardare una montagna curata e coltivata.  Da Pruno parte una vecchia mulattiera sotto ad un fitto bosco di castagni secolari.  Raggiunto il rifugio autogestito della Fania inizieremo a scendere nella gola formata dal canale Deglio tra le due pareti della borra di Tiglietta e Debiaccia, con alcuni sali e scendi attraverseremo ruderi di piccoli alpeggi costruiti sfruttando le insenature della roccia, per poi raggiungere la cascata dentro alla gola incavata nella roccia dalla forza dell’acqua”.

 

Tra Lazio e Toscana  – Il borgo di Pitigliano. Ma quanti conoscono Sovana? Centro medioevale intatto, oggi borgo turistico.

“C’è una cittadina stupefacente. Si chiama Sovana. Un gioiello meraviglioso dell’Italia che ha conservato intatto il centro medioevale dove sarà possibile ammirare anche importanti affreschi. Si arriverà a Sovana attraversando le strade costruite dagli Etruschi. Sovana è stata una delle prime città ad esser diventate cristiane in tutta la Toscana  – ha proseguito Galli –  grazie all’opera dell’evangelista San Mamiliano nel IV° secolo. Sovana, inoltre, ha dato i natali a Gregorio VII che fu Papa dal 22 aprile 1073 fino alla sua morte nel 1085, famoso per esser stato uno dei maggiori papi riformisti della storia.

Nonostante possa sembrare che Sovana abbia sempre vissuto periodi di prosperità nella storia, ad un certo punto crollò irrimediabilmente e fu praticamente e totalmente abbandonata. Lasciata a se stessa, Sovana cadde in un lento ed inesorabile declino, dovuto in parte anche alle insidie delle malattie della piana maremmana, tra cui la malaria. E’ stato solo recentemente, con l’acquisizione del titolo di uno di “caratteristici borghi d’Italia” che Sovana ha vissuto una ripresa economica. Ecco i suoi splendidi monumenti, sono nati caffè, ristoranti, negozi.

Si potrà seguire un percorso con panoramici saliscendi, quasi sempre all’interno delle strade etrusche, o nei boschi per arrivare fino a Sovana. Una giornata immersi nella magia degli etruschi e del medioevo, circondati dai profumi della natura maremmana. Sovana è uno dei borghi più belli d’Italia, un borgo fantasma, una vera fotografia di un tempo risalente a secoli fa. Dai demoni scavati nel tufo nelle necropoli etrusche alle simbologie cristiane del duomo di San Pietro. La grande opportunità di vedere tutto.
Un percorso tra arte e magia, tra etruschi e medioevo, tra demoni pagani e cavalieri cristiani pronti a combatterli, nella cornice di uno dei borghi più belli d’Italia, rimasto immutato nei secoli”.

Eremi scavati nella roccia

Nel Lazio c’è Ischia di Castro con il borgo scavato nella roccia: Poggio Conte. Ed ancora le necropoli etrusche, gli affreschi, grotte sconosciute con rinvenimenti risalenti a migliaia di anni fa.

“Ad Ischia di Castro, nel viterbese, ci sono gioielli non conosciuti: affreschi, chiese rupestri, necropoli etrusche. A Pasqua vedremo tutto da vicino e vi entreremo.  Monaci eremiti ma anche artisti e scalpelini, cascate, boschi avvolgenti e la forza dell’acqua su tutto. In una parola Poggio Conte. Sito di origine templare. Un piccolo eremo medioevale scavato nelle pareti di tufo del canyon del Fiume Fiora  – ha proseguito Davide Galli – ed affrescato con simboli religiosi e pagani in un luogo carico di energie naturali.  Poggio Conte documentato già nel 1027.  Presenta due locali, il primo dei quali ha una cupola sorretta da pilastri ed è ricco di disegni immaginari; questi elementi, uniti al triangolo equilatero disegnato su una colonna nonché all’orientamento Est-Ovest del locale e alla ricezione della luce soltanto da una monofora posta sull’abside, hanno portato a teorizzare, tra l’altro, la matrice templare del sito. Sono visibili, sotto la cupola, le nicchie che contenevano tredici pale raffiguranti gli apostoli e Gesù.  L’eremo sorge in una sorta di anfiteatro naturale particolarmente suggestivo anche per la presenza di un’alta cascatella. Decorato da affreschi di scuola senese del XV secolo è l’Eremo di Ripatonna Cicognina, composto da ben 3 piani scavati nella roccia con ballatoi, stanze, cisterne e cavità diffuse. Poi le Necropoli come quella di Ponte San Pietro, una necropoli protovillanoviana, e vi si trovano tombe a grotticella artificiale tra cui spicca la ‘tomba della vedovella’ in cui una giovane donna, col cranio fracassato, è stata deposta rannicchiata ai piedi di un guerriero circondato di armi, uno dei ritrovamenti in assoluto tra i più rilevanti della Cultura di Rinaldone. Ed ancora la Grotta di Settecannelle sul fiume Fiora con rinvenimenti risalenti alla media età del bronzo, del Bronzo antico, dell’Eneolitico, del Neolitico e Paleolitico superiore con fauna e materiali che risalirebbero a circa 17.000 anni fa.

Ed ancora la Necropoli etrusca di Castro scoperta ai piedi del monte su cui sorgeva la città medievale, vi spiccano la tomba monumentale a semidado del  VI secolo a.C.  e soprattutto, la famosa “Tomba della Biga di Castro”, nella quale nel  1967  fu rinvenuta – preceduta dagli scheletri di due cavalli di cui uno con ancora il morso tra i denti – la spettacolare biga etrusca, probabilmente appartenuta ad una giovane principessa morta nel 530 – 520 a.C. ed oggi esposta al Museo Nazionale etrusco Rocca Albornoz di Viterbo”. Dunque i grandi eventi con guide Aigae su tutto il territorio nazionale.

La cascata dall’alto a Tivoli.

A Tivoli con vista sulla cascata e campagna romana a Pasqua – Ore 17 e 30 la sera di Pasqua.

A Pasqua camminata al tramonto nella Riserva Naturale di Monte Catillo, a due passi da Roma con in vista sulla  campagna romana e la Grande Cascata di Tivoli una breve passeggiata per scoprire le meraviglie nascoste di questo angolo di territorio. Dalle ore 17.30 alle 20.30 per ammirare il sole tramontare.

A Pasquetta i grandi eventi con Guide AIGAE per essere con l’Italia, con la sua storia.  Capalbio l’Atene della Maremma. Poi Vulci con il Parco Archeologico Naturalistico, ed  ancora Massa Marittima dove entreremo nel Medioevo

“C’è un borgo italiano che è definito la piccola Atene della Maremma. Si tratta di Capalbio ed anche in questo meraviglioso borgo le Guide AIGAE ci saranno per raccontare con continuità l’Italia. Capalbio è l’ultimo paese della Maremma – ha dichiarato Davide Galli –  e non può che essere lo scenario perfetto per una scampagnata insolita e indimenticabile!La classica scampagnata di Pasquetta in un luogo unico, ricco di storia e natura, tra colori incredibili e insospettabile quiete.
Ma nella Maremma c’è anche Vulci con il suo Parco archeologico naturalistico dove la Storia si mescola alla bellezza della Maremma…

Passeremo la mattina tra le rovine della più importante città stato etrusca per scoprire qualcosa di più su questo popolo misterioso insieme alle nostre guide ambientali. E dopo l’immersione nella Storia, con un percorso che ci poterà nel cuore dell’area naturalistica del Parco per godere a pieno dei meravigliosi panorami della Maremma.

Se si entrerà però a Massa Marittima si potrà vivere la grande emozione di sentirsi nel Medioevo tanto è il fascino di quelle pietre, di quei palazzi che ti circondano ad ogni passo. La gradinata e il Duomo mozzafiato che austero proietta le sue guglie in alto e controlla la piazza come una misteriosa entità.

Di fronte il Palazzo del Podestà, poi il Palazzo Comunale con le sue torri e ancora sulla destra il loggiato in cui riecheggiano le voci di antichi personaggi. In fondo alla discesa sulla destra il Palazzo dell’Abbondanza con il famoso affresco che si interpreta man mano che ci si avvicina.

Le strade, i vicoli e i palazzi che vi si affacciano di importanza ordinaria ma comunque suggestivi nella loro “medievalità” fanno il resto e ti invitano a camminare e a gustare quell’aria che sa di antico. Dunque addentriamoci e passeggiamo… Massa lo merita davvero, come tutta l’Italia”.

Una Pasquetta all’insegna della storia e dei sentieri dei Pastori. In Umbria  si percorrerà l’antico sentiero dei pastori fino a Castelluccio di Norcia. In Lombardia incontreremo l’ultima pastorella della Valcerisio.

L’ultima pastorella della Valcerisio- Lombardia a Pasquetta.

“Avete mai visto all’opera un pastore con la mungitura manuale delle sue capre? Sapete come si produce il formaggio con coltura batterica? In Lombardia a Pasquetta le Guide introdurranno nella difficile e ormai scomparsa pratica della pastorizia in Valceresio, sopra il Lago di Lugano, accompagnandoci nei luoghi dove vive e lavora completamente sola tra caprette e castagneti secolari, Rosaria che è l’ultima pastora della Valle in vita. A Pasquetta si partirà dal Lago di Lugano  – ha proseguito Galli – per immergerci in un bosco antico quanto le attività economiche di questi borghi di montagna, da sempre legate al ciclo della Natura. Con  la nostra Guida locale, nata e cresciuta in questi luoghi, tutti potranno osservare affioramenti di roccia che  racconteranno di come un tempo qui vi erano un mare e i dinosauri. Si arriverà in vetta al Monte Grumello (684 m). Entreremo a Pasquetta in alcune Trincee della Prima Guerra Mondiale, appartenenti all’enorme complesso di bunker della Linea Cadorna. Al borgo montano di Cà del Monte, si rincontrerà Rosalba che attenderà con un fumante piatto di polenta e mille prelibatezze cucinate da lei. L’ultikma pastorella della Valle farà fare un giro per la sua proprietà, non solo per conoscere le sue caprette, ma anche per raccontarci di come e dove produce i suoi formaggi. Torneremo quindi a casa arricchiti di un tassello in più in grado di spiegarci gli antichi mestieri della Montagna”.

Percorrendo il principale sentiero di fondovalle della Valganna, scopriremo ambienti naturali, unici e misteriosi presenti normalmente in alta montagna: le torbiere. Curiosità sulle piante del luogo ci accompagneranno lungo il tragitto tra la Cappella di San Gemolo e il Prolugano. Attraverseremo ambienti dove è possibile osservare spesso caprioli, lepri e rapaci.  Il tutto sarà condito con storia locale legata al Lago di Ganna e alle paludi da cui si estraeva la Torba. Non ultimo, impareremo ad osservare ed interpretare i segni che l’uomo e la natura imprimono nel paesaggio. Escursione pomeridiana non distante da Milano. 

Umbria sul sentiero dei pastori

“Il Grande Anello dei Monti Sibillini anticamente veniva utilizzato dai pastori e collegava Norcia a Castelluccio di Norcia. Ecco, sarà bello esserci proprio a Pasquetta. Quel giorno andremo a ripercorrere un sentiero che appartiene alla storia  – ha proseguito Galli – e lungo il quale vedremo testimonianze di quel passato in cui i pastori lo percorrevano per raggiungere Castelluccio. Si godrà di un panorama unico”.

Emilia – Romagna – sui Colli di Bologna

In Emilia – Romagna il Lunedì di Pasquetta si svolgerà all’insegna della “viandanza” sui colli di Bologna. Il poeta e scrittore e camminatore  Luigi Nacci, ha coniato questo termine per indicare “uno stato dell’essere-in-cammino, un modo di tenere insieme la parte sedentaria e quella nomade presente in ognuno di noi”. Percorreremo i colli di Bologna da Est ad Ovest in una esaltante e memorabile traversata per borghi, torrenti, quartieri e centri storici con opere uniche. Non mancherà il pic-nic.

Lazio – a Roma a Pasquetta Ciclo-escursione dal Colosseo

“A Roma il giorno di Pasquetta alle ore 9 e 30 partenza dal Colosseo per la Ciclo – Escursioni che sarà a tratti in bici ed a tratti a piedi. Si attraverserà la ciclabile del Tevere, poi Via della Conciliazione, Basilica di San Pietro, Borghetto e Villa Borghese.

Alle ore 7 partenza pellegrinaggio da Blera, poi immersione nella memoria e cultura del Viterbese. Blera è un paese rurale della Tuscia grandioso e potente centro al periodo degli etruschi. Il pellegrinaggio al Santuario di San Venanzio  pieno di ex voto, le antiche tradizioni, l’Eremo e la spettacolare Necropoli Etrusca saranno i vari aspetti e tappe che conosceremo insieme.  C’è una grotta a Blera  – ha concluso Galli – che conserva antichi affreschi. Cosa accade il Lunedì di Pasquetta? I pellegrini partono alle ore 7 da Brera, percorrono 12 Km accompagnati anche da canti popolari e riti antichi e raggiungono il Santuario nella tarda mattinata. Dopo si partirà per una grande avventura: Norchia. Nel Lazio c’è  una delle più scenografiche Necropoli rupestri del periodo Etrusco. Si trova a Norchia.

Dall’altopiano in cui sorgeva l’antica città protetta da profonde gole, fino a scendere a valle. Lungo le pareti rocciose e nell’isolamento più completo, si scorgono le affascinanti necropoli etrusche, che a differenza di altre, conservano incredibili decorazioni come frontoni di templi, la Gorgona, la Sfinge, iscrizioni, colonne ed una spettacolare via Cava. E vedremo da vicino queste meraviglie sconosciute della nostra Italia”.
Marche – Pasquetta lungo

Paesaggi appenninici, montagne, storia saranno insieme nell’escursione di Pasquetta nelle Marche. Con le Guide Ambientali Escursionistiche la grande opportunità di arrivare all’Eremo di Grotta Fucile. Un percorso che andrà da Castelletta sul Revellone a Frasassi per ammirare uno dei luoghi più suggestivi delle Marche!

C’è l’Italia, una nazione unica, meravigliosa che merita di essere ammirata ed amata per i suoi beni culturali ed ambientali. Andiamo a vederla anche a Pasqua e a Pasquetta, tutti insieme!

 

 

 

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