Eccellenza siciliana in cucina: lo chef Roberto Toro del Timeo
di Maria Mattina
Roberto Toro, classe 75, siciliano di Palagonia, proviene da una famiglia di agricoltori.
La sua filosofia di cucina trae ispirazione dai momenti vissuti attorno al focolare domestico ed è dall’osservazione delle donne di casa ai fornelli che nasce l’ispirazione della sua arte.
Nei suoi piatti cerca sempre di proporre i colori, profumi e sapori che lo riportano alla sua infanzia. Il rosso delle arance coltivate dal padre, l’odore del pane appena sfornato di sua madre e il gusto della salsa di pomodoro della nonna.
Conclusa la scuola alberghiera di Giarre decide di viaggiare per conoscere il mondo e la cucina internazionale. Si trasferisce in Danimarca, dove comincia il suo percorso professionale nelle cucine del Comwell Hotel a Sonderborg per poi collaborare con le brigate dei ristoranti stellati Herman ed Era Ora a Copenaghen. Ancora cucine stellate in Francia dove nel 2004 porta a casa un’esperienza al Relais Louis XIII. In Europa si confronta con la Nuova Cucina del Nord e la contamina con la passione e gli aromi del Sud.
Il suo ritorno è dettato dal fatto di ritenere la cucina siciliana la migliore al mondo. Proprio il ritorno alle origini e la riscoperta della semplicità della cucina siciliana sono le chiavi del suo successo: “La nostra terra, come poche al mondo, può vantare prodotti straordinari e quando si ha a disposizione un’ottima materia prima non serve snaturare gli ingredienti ma basta saperli accompagnare bene esaltandoli nel modo giusto”.
Rientrato in Italia lavora per qualche a Palermo, a Villa Costanza. Nel 2006 entra al Ristorante del Belmond Grand Hotel Timeo come Sous-chef e dopo qualche tempo, a soli 37 anni ne diventa Executive Chef, un risultato ampiamente meritato.
La cucina dello chef Roberto Toro si basa sull’equilibrio e sull’armonia tra sapori semplici e prodotti genuini in una mescolanza tra le più antiche ricette siciliane e le sue interpretazioni personali.
D’estate l’offerta della ristorazione all’hotel Timeo si amplia con ‘Otto Geleng’ il nuovo ristorante esclusivo inaugurato dal Belmond Grand Hotel Timeo di Taromina in occasione dei suoi 145 anni di attività.
Aperto da giugno a settembre vuole essere un omaggio al pittore tedesco Otto Geleng che per primo vide in Taormina una meta di alto livello turistico e convinse, nel 1873, la famiglia La Floresta ad aprire il Timeo. Un luogo esclusivo che rappresenta un motivo di viaggio a sé, accessibile solo a cena e per un massimo di sedici commensali che siano ospiti dell’albergo o viaggiatori particolarmente esigenti. L’atmosfera ricorda le ville siciliane di un tempo: solo otto tavoli incorniciati in un terrazzo fiorito di buganvillee e affacciati sulla baia di Naxos e sull’Etna. La cura dei particolari esclusivi rende unica questa esperinza. Il tovagliato è in originale sfilato siciliano e interamente realizzato a mano; la posateria in argento Christofle Parigi e la ceramica Villeroy & Boch. A completare il tutto i lumi ad olio in ceramica bianca che richiamano l’illuminazione di un tempo, realizzati a mano dai fratelli Iudici di Caltagirone. Più di 400 etichette di vini, con eccellenze autoctone, nazionali e francesi, e molte chicche di piccoli produttori locali suggerite dalla sommelier Simona Di Goro.
In attesa della riapertura abbiamo provato la cucina dello chef Toro presso il ristorante principale del Timeo.
All’interno del menù ecco i piatti provati.
Sfera al cioccolato bianco con crema di ricotta con composta di mele dell’Etna, riduzione di succo d’arancia e pompelmo.
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