Mamertino Doc: a Fiumedinisi convegno e masterclass
di Maria Mattina
Il Mamertino o Mamertino di Milazzo, è un vino DOC istituito soltanto nel 2004 e prodotto con viti coltivate nella provincia di Messina.
Tra i più antichi della storia, conosciuto sin dai tempi dei Romani, e utilizzato sin dal 289 a.C. nel territorio di Milazzo, è un vino caldo, generoso e confortevole offerto persino da Giulio Cesare in occasione del banchetto per celebrare il suo terzo consolato. Strabone, grande geografo romano, classificò il Mamertino fra i migliori vini dell’epoca, e Plinio lo pone al quarto posto in classifica tra 195 vini.
All’interno degli appuntamenti in calendario in occasione della sagra “Capricci d’autunno” – che da 22 anni ha luogo ogni anno nel centro collinare Fiumedinisi a cavallo tra il mese di ottobre e quello di novembre – un importante momento è stato riservato alla DOC Mamertino.
Prodotto con uve coltivate in territorio della provincia di Messina, per lo più sul versante tirrenico, ma anche a Fiumedinisi, ad esso è stata dedicata una Masterclass con annessa degustazione, condotta da sommelier facenti parte della sezione AIS di Taormina ovvero Gioele Micali, Giovanni Mormina e Gianluca La Limina: ha avuto luogo presso la Scuola degli antichi Mestieri in Piazza San Francesco nella serata di domenica 3 novembre.
Giunto alla terza edizione, il convegno ha previsto due degustazioni, la prima riservata ai vini bianchi (sei in totale) e la seconda a nove rossi.
La masterclass denominata “Mamertino: da Giulio Cesare ai nostri giorni” ha avuto come privilegiati ospiti il presidente regionale AIS Francesco Baldacchino, i sindaci di Fiumedinisi e Taormina, rispettivamente Giovanni De Luca e Cateno De Luca, lo storico del Mamertino, Ruggero Vasari, e il presidente della Fenapi Carmelo Satta.
A rappresentare il consorzio della Mamertino Doc è intervenuto Nino Cambria.
«Ancora una volta la delegazione Ais della perla dello Ionio – afferma orgoglioso Gioele Micali – punta i riflettori sul territorio attraverso la terza edizione del focus sul “Mamertino: da Giulio Cesare ai nostri giorni”, ormai appuntamento annuale. La nostra sezione Ais territoriale centra ancora una volta l’obiettivo su questa denominazione messinese e su tutto l’areale produttivo coinvolgendo produttori, consorzio di tutela. Un momento importante che rappresenta un volano di lancio e di comunicazione di un intero areale produttivo in cui si colgono filosofie differenti di aziende grandi e meno grandi, tutte vogliose e riunite per l’occasione nei due appuntamenti in cui si approfondisce il territorio attraverso le storie di famiglie e le selezionate batterie di etichette che evidenziano diverse sfumature organolettiche e i diversi profili. Un’occasione importante di arricchimento culturale – conclude Micali – ma soprattutto di promozione territoriale della Doc più giovane della Sicilia».
La denominazione di origine controllata Mamertino è riservata ai vini che corrispondono alle seguenti tipologie: bianco, bianco riserva, rosso, rosso riserva, Calabrese o Nero d’Avola, Calabrese o Nero d’Avola riserva, Grillo-Ansonica o Grillo-Inzolia o viceversa.
La maggior parte dei Mamertini bianchi sono dettati dalla combinazione di uve Catarratto (60%), Grillo e
Inzolia (20% ciascuna) mentre per ciò che concerne i rossi, la parte predominante è data dal Nero d’Avola che vi confluisce con un minimo del 60% a cui si aggiungono le uve Nocera (minimo 10%) ed altre uve a bacca nera coltivate nella provincia di Messina fino a un massimo del 30%.
Mamertino bianco in degustazione
- Principi di Mola 2023
- Azienda Agricola Vasari 2023
- Cantine Grasso
- Terre del Levriero Selene 2023
- Cantine Mimmo Paone 2023
- Guzman Tenuta Moreri 2021
Mamertino Rosso in degustazione
- Antica Tindari Imperium 2020
- Lipari 2023
- Laudini Primo Jonico 2023
- Barone Ryolo 2022
- Cambria Givlio Cesare 2017
- Gaglio Vignaioli Don Tindaro
- Bongiovanni 2020
- Tenuta Gatti Curpanè 2011
- Cambria Mamertinum 2011
Grande interesse in sala dove, oltre ai produttori o loro delegati delle aziende partecipanti, numerosi simpatizzanti del mondo del vino e addetti ai lavori hanno avuto modo di poter approfondire le loro conoscenze sugli aspetti geografici e storici della più giovane DOC della regione Sicilia.
Ottimo il servizio dei sommelier Salvatore Micali, Letizia Rizzo e Giovanni Carrozzo durante le masterclass.
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