Bilancio positivo alla fiera di Düsseldorf per i vini siciliani

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La Sicilia del vino al Prowein 2022, la più importante fiera internazionale dedicata al settore nell’Europa continentale, ha confermato il valore e l’importanza delle sue produzioni dimostrando, ancora una volta, capacità di sintesi e di unità complessiva del sistema vino dell’isola, soprattutto nei processi di internazionalizzazione. La partecipazione della Sicilia del vino alla manifestazione fieristica, andata in scena dal 15 al 17 maggio a Düsseldorf, dopo due anni di stop causati dell’emergenza sanitaria, è stata organizzata dall’I.R.V.O. con la partecipazione, in collettiva, delle più importanti associazioni di categoria.  

“Un’edizione di ripartenza per confermare anche a Düsseldorf il valore e la centralità del vino della Sicilia tra le produzioni italiane più apprezzate nel mondo. Così Felice Capraro – dirigente dell’I.R.V.O. (Istituto Regionale del Vino e Oli di Sicilia) – ha commentato i risultati ottenuti nei tre giorni di fiera, segnando ancora una volta “la vicinanza del nostro Istituto a tutto il vino siciliano che si promuove con senso di appartenenza e facendo sistema, con sempre maggiore professionalità e consapevolezza dell’importanza dei mercati all’estero”.

Ben 48 cantine siciliane erano presenti nell’area Sicilia del Padiglione espositivo, con un allestimento funzionale all’accoglienza dei visitatori e alla degustazione dei vini di ciascuna azienda partecipante. Accattivante e moderna la grafica e la visioned’insieme che ha caratterizzato l’area, proponendo i temi della Sicilia, “Isola del vino” per eccellenza. Il concept è stato il racconto illustrato con elementi del paesaggio e della natura che caratterizza la campagna siciliana, facendo di ogni vino l’espressione di un particolare territorio. Importante e qualificata anche la delegazione delle aziende siciliane, tra cui grandi marchi del vino come Donnafugata, Firriato, Tasca, Planeta, Baglio di Pianetto e Casa Vinicola Fazio. Specificità produttive e territori vitivinicoli di pregio che meglio caratterizzano e identificano i vini dell’isola più grande del Mediterraneo: dall’Etna a Pantelleria, dalle Valli Trapanesi alla provincia di Agrigento, per non dimenticare le piccole DOC e le DOCG come il Cerasuolo di Vittoria, la Doc Erice e quella della Doc di Monreale.

Il Prowein ha registrato, per il 2022, un bilancio comunque positivo con 38mila visitatori provenienti da oltre 145 Paesi (mancava molta Asia) e una massiccia presenza di espositori e buyer a confrontarsi nel peculiare centro fieristico di Messe, attraverso un ricco programma di iniziative dedicate come degustazioni, seminari e momenti informativi. Nonostante un minore riscontro di partecipazione di pubblico in termini di quantità, sono state diverse le novità per questa 25esima edizione: dall’immagine e l’allestimento degli spazi espositivi (circa 340mq) curato dalla Società PRC Repubbliche con il contributo grafico dello Studio Forward, fino ad una presenza di consumer sempre più diversificata rispetto al passato, a identificare la nuova era dei cosiddetti “confini sfumati”.

Un cambiamento emblematico guidato dai “millennial” e dalla “Generazione X”, alla costante ricerca delle peculiarità enologiche presenti in Italia, dal nord al centro, fino in Sicilia, una grande “Winehouse Island” (Isola del Vino) che afferma e rinnova, ancora una volta, il proprio slancio verso il più che mai attuale processo di internazionalizzazione, mettendo in valigia tante novità e progetti futuri.

Particolarmente positivo il bilancio del Consorzio Etna Doc al Prowein.

“Dopo la partecipazione al Vinitaly di Verona, siamo altrettanto soddisfatti di essere stati presenti anche al Prowein con un gruppo di quarantadue produttori appartenenti al Consorzio, suddivisi tra la nostra area collettiva e altri stand” spiega Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio Etna Doc.
“La missione del Consorzio è quella di continuare un percorso di internazionalizzazione, per far
conoscere anche all’estero tutte le sfumature dei vini etnei, determinate dalle peculiarità del territorio. Inoltre. la ripresa in presenza di questi importanti appuntamenti fieristici contribuisce a tenere vivo un clima di fiducia e voglia di ripartenza dopo i due anni contrassegnati dall’emergenza pandemica”.
Anche a Düsseldorf si è confermato il grande interesse nei confronti dei vini etnei da parte degli operatori internazionali.

“La distintività dei nostri vini è ormai un tratto riconosciuto e che continua a suscitare curiosità e profonda attenzione da parte dei buyer internazionali, che sono alla ricerca di carattere, originalità e legame con varietà autoctone – afferma il vice-presidente del Consorzio Seby Costanzo –. Il comprensorio dell’Etna è in grado di riuscire a soddisfare perfettamente tutte
queste richieste e anche al Prowein abbiamo ricevuto ottimi attestati di apprezzamento per le tipologie presenti all’interno della nostra denominazione”.


Gli sforzi da parte del Consorzio si concentrano ora sulla prima edizione di “Etna Days – I Vini del Vulcano”, l’evento che dal 14 al 17 settembre 2022 porterà sul territorio etneo stampa e critici internazionali per conoscere in diretta i produttori e i loro vini- “Sarà un’occasione importante per far conoscere da vicino i tratti distintivi della viticoltura che si trova alle pendici del vulcano attivo più alto d’Europa” commenta Francesco Cambria, presidente del Consorzio Etna Doc. “Oltre a visite in cantina e nei vigneti, un grande banco di assaggio consentirà di degustare le ultime annate delle diverse tipologie prodotte nel nostro territorio.

Francesco Cambria Presidente Consorzio Etna Doc

Gli Etna Days si concluderanno nella città di Catania con una kermesse che prevederà banchi di degustazione ed eventi aperti al pubblico”.

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