Venerdi 23 luglio RestArt apre le porte del Museo della Specola
Venerdì 23 luglio, dalle 19 alle 24 (15 pax ogni ora – biglietto: 3 euro) apre eccezionalmente le porte al pubblico, dopo essere stato chiuso per cinque anni, il Museo della Specola (piazza del Parlamento, 1) all’interno dell’Osservatorio Astronomico, sulla cima della Torre Pisana del Palazzo Reale di Palermo.
Il Museo della Specola comprende una ricca collezione di strumenti astronomici, cui si affiancano orologi, strumenti meteorologici e topografici, apparati di fisica e di geomagnetismo.
La collezione è ospitata nei locali dell’antica Specola palermitana, fondata nel 1790, e raccoglie il patrimonio strumentale accumulatosi nel corso degli oltre duecento anni di attività dell’Osservatorio. Gioiello della collezione è il celebre Cerchio di Ramsden, strumento unico per tipologia e qualità, col quale Giuseppe Piazzi scoprì il primo asteroide, Cerere, nel 1801. Lo strumento è stato restaurato e ricollocato nella sua posizione originaria, nella stanza circolare.
La galleria degli strumenti mobili ospita invece le vetrine originali, disegnate da Leon Dufourny, che contengono gli strumenti portatili, insieme a vetrine moderne con strumenti di datazione più tarda.Tra questi, di particolare interesse sono gli strumenti appartenuti al Principe Giulio Tomasi di Lampedusa, che corredavano il suo osservatorio privato nella villa ai Colli, appena fuori Palermo.La sala meridiana, in stile neogotico, dalle ‘boiseries’ disegnate da Giovambattista Filippo Basile, ospita invece un Cerchio meridiano di fabbricazione tedesca risalente alla prima metà dell’Ottocento.Infine, nella sala del rifrattore è collocato il grande telescopio equatoriale Merz, anch’esso risalente alla metà dell’Ottocento, di recente restaurato, con il quale Pietro Tacchini, tra i primi in Italia, eseguì importanti studi spettroscopici sul sole a partire dal 1871 (da: https://www.beniculturali.inaf.it/musei/palermo/)
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