“Miglior Sfincione 2021” il bianco di Bagheria
Oltre 40 mila voti hanno decretato i vincitori del contest “ Premio Miglior Sfincione 2021“ promosso dal sito online Allfoodsicily, dedicato al gusto e alla enogastronomia siciliana.
Dopo 10 giorni intensi alla fine di una battaglia serrata che ha visto competere nella prima edizione ben 13 sfincioni rappresentativi di 7 territori diversi di tutta la provincia palermitana che si sono affrontati con spirito combattivo, l’esito e l’epilogo finale ha premiato 3 sfincioni ex aequo per la versione bianca di Bagheria e 3 sfincioni per la versione rossa.
Un podio che vede nella versione Sfincione Bianco di Bagheria i 3 vincitori delle edizioni precedenti:
- Antico Forno Valenti di Maurizio Valenti;
- Antica Forneria Scaduto di Massimo Scaduto;
- Il Panificio “Don Pietro” di Giampiero Pecoraro.
Mentre nella versione sfincione rosso a primeggiare ex aequo sono stati:
- “Forneria Marino” di Lercara Friddi;
- “Tusa Arte e Gusto” di Monreale delle sorelle Velardi;
- “Antico Forno Lombardo” di Altavilla Milicia di Giuseppe e Salvatore Lombardo
Una menzione speciale dello sponsor “Casa Morana” è stata assegnata a:
- “Panificio Martorana” di Casteldaccia di Giuseppe e Vincenzo Di Tusa
La prima edizione ha visto l’adesione di 13 panificatori a cominciare dai bianchi di Bagheria (con ricotta o tuma) di Antico Forno Valenti, Antica Forneria Scaduto, Antico Forno Don Pietro, Panificio Elitè, Panificio Conti, Panificio La Spiga, Panificio Mancino. Per continuare con i rossi in diverse versioni: il classico da Palermo (Sanlorenzo Mercato-Qcinu), quello di Monreale (Tusa Arte e Gusto) vincitore rosso dell’ultima edizione, quello di Casteldaccia (Panificio Martorana), quello di Altavilla Milicia (Antico Forno Lombardo), le new entry di quest’anno Ficarazzi (Antico Forno a legna Fratelli Coffaro) e Lercara Friddi (Forneria Marino).
Quello che appare un gioco – che in questi anni ha visto gareggiare in una competizione una selezione accurata dei migliori sfincioni della provincia di Palermo – si è rivelato uno straordinario strumento di marketing che ha reso lo sfincione uno strumento ed un simbolo per comunicare e veicolare il territorio palermitano. La ragioni del successo è chiara: lo sfincione più di altri prodotti della tipica gastronomia palermitana rappresenta la storia, la cultura e la tradizioni di un territorio, con una chiara connotazione e legame identitario con la sua comunità.
Anche quest’anno lo Sfincione Bianco di Bagheria si è rivelato il più apprezzato, variante rispetto a quello palermitano, senza salsa di pomodoro, si presenta dolce, bianco, morbido, condito con tuma o ricotta, cipolla, acciughe e per questo chiamato“sfincione bianco”.
La superiorità dello sfincione bagherese è pura riconosciuta anche dai “palermitani”, che gradiscono molto, infatti, il dono di uno “Sfincione della Bagheria”; inoltre donare uno sfincione è un modo per ringraziare per un favore ricevuto o per ingraziarsi qualcuno da cui si attendeva un piccolo beneficio. Oggi grazie all’attività di marketing e di valorizzazione intrapresa dall’associazione La Piana d’Oro, i consumi a Palermo dello Sfincione Bianco di Bagheria, prodotto dai migliori panificatori di Bagheria, si sono incrementati ed è possibile trovarlo tutto l’anno anche nei migliori supermercati della Città.
“Lo sfincione bianco di Bagheria – come sostiene lo scrittore e storico della gastronomia siciliana Mario Liberto – è una pietanza che merita l’appellativo di piatto “gourmet” e non più solo cibo da strada, per il valore nutritivo, per la qualità e la genuinità dei prodotti a Km O utilizzati. Lo sfincione diventa così un vero esemplare ambasciatore del territorio, per l’equilibrio del gusto che lo rende delizioso, unico ed impareggiabile al palato, con una forte caratterizzazione e una presentazione e un’estetica che lo accosta ad un prodotto di alta cucina. Tanto da rendere il “bianco di Bagheria” un prodotto gastronomico maturo per la conquista di mercati di dimensione più vasta.
Leave a comment