Leggero incremento produttivo per la vendemmia 2020 di Firriato

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 La vendemmia 2020 di Firriato risente in generale di un andamento climatico alquanto variabile rispetto al 2019 e almeno in una prima fase – dal germogliamento (mese di marzo) fino a maggio inoltrato – ha garantito condizioni ottimali per lo sviluppo vegeto-produttivo delle piante, con scarse precipitazioni e bassi valori di umidità, registrando un leggero aumento della produttività rispetto lo scorso anno (circa il 10%) solo su specifiche varietà tra cui il Grillo.

I primi mesi del 2020 – sul versante occidentale – sono stati caratterizzati da una minore piovosità con temperature mai rigide e un inverno ricco di sole. Il germogliamento – tra marzo e maggio – è apparso subito regolare con previsioni vegeto-produttivo in linea con le aspettative dell’azienda.

Tra fine giugno e gli inizi di luglio il tempo si è rotto con una poderosa diminuzione delle temperature e buone piogge che hanno ripristinato le riserve idriche più in superficie, conseguendo una più che ottimale alimentazione dei vigneti durante la fase di coloritura degli acini.

L’avvio tardivo della stagione primaverile e il lento processo di riscaldamento dei suoli hanno generato nelle tenute dell’agro trapanese, in particolare, un ritardo nei processi vegeto-produttivi di circa una/due settimane spostando in avanti le date di inizio vendemmia, soprattutto per le varietà precoci come lo Chardonnay.

L’intero mese di giugno e buona parte del mese di luglio ha registrato escursioni termiche tra giorno e notte più ampie rispetto alla media.

“I primi dieci giorni di vendemmia nelle nostre tenute nell’agro di Trapani – spiega Federico Lombardo di Monte Iato, Chief operating Officer di Firriato – confermano regolarità e, su alcune varietà, un incremento, seppur leggero, della produzione. Stiamo raccogliendo buone uve bianche e tra poco inizieremo le rosse. Ci attendiamo – conclude il patron dell’azienda – una vendemmia più che positiva e incrociamo le dita per l’Etna, ultimo territorio ad essere vendemmiato tra fine settembre ed inizio ottobre per le uve bianche e ad ottobre inoltrato per le uve rosse”. 

 

Agro di Trapani

La vendemmia 2020 nelle quattro tenute dell’agro trapanese è cominciata abbastanza presto – tra il 3 e l’8 agosto – con la raccolta dello Chardonnay di Dagala Borromeo per le basi spumante, registrando un consistente anticipo dell’epoca vendemmiale di circa nove giorni rispetto al 2019.

Il monitoraggio della maturazione sta proseguendo con altre varietà autoctone a bacca bianca come il Grillo, Inzolia e, infine, il Catarratto le cui uve saranno raccolte nell’ultima decade di settembre.

Per le uve rosse si è cominciato a fine agosto con la raccolta di una porzione del vigneto di Nero d’Avola dove, in alcuni casi, Firriato ha praticato un leggero diradamento dei grappoli con l’obiettivo di mettere le piante in condizione di portare a termine i processi di maturazione – con un’impennata delle temperature a dispetto di quelle del precedente anno – nella prima e seconda decade di agosto. La vendemmia delle uve rosse si concluderà con il Cabernet e il Perricone  la cui raccolta terminerà nell’ultima decade di settembre.

 

Isola di Favignana 

La vendemmia a Favignana è iniziata tra la fine di agosto e i primissimi giorni di settembre,  in leggero posticipo rispetto al 2019, con la raccolta delle varietà autoctone di Catarratto, Grillo e Zibibbo per le uve bianche, Nero d’Avola e Perricone per le rosse.

Il vigneto nell’isola delle Egadi, fortemente caratterizzato dall’ambiente marino, ha fatto registrare un considerevole allungamento dei tempi di raccolta che, su specifiche varietà, supera i quindici giorni. A Favignana si è registrata una produzione leggermente inferiore con una resa per pianta sotto i quaranta quintali per ettaro.

Le viti nella tenuta di Calamoni risultano sane e le uve sono costantemente monitorate per valutarne maturazione e qualità.

 

Etna – Tenuta di Cavanera 

È ancora troppo presto per dare una valutazione effettiva sul versante nordorientale della Doc dell’Etna ma, come per la tenuta di Calamoni, si  prospetta  un vendemmia regolare con un leggero incremento produttivo e temperature al di sotto della media (unica eccezione la prima decade di agosto).

Nelle nove diverse contrade dell’Etna, in cui Firriato possiede un patrimonio di condizioni pedoclimatiche differenziate, la raccolta delle uve si protrarrà fino a settembre inoltrato per le varietà di bianco con il Carricante (principalmente) ma anche in parte con il Catarratto, per poi attendere – ad ottobre inoltrato – la maturazione delle varietà di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, i due vitigni di tradizione sull’Etna dell’azienda Firriato.

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