A Palazzo Abatellis e al Parco Archeologico di Selinunte incontri e spettacoli di BAM
Dal 6 novembre all’8 dicembre 2019 si svolge a Palermo la seconda edizione di BAM Biennale Arcipelago Mediterraneo dal titolo Übermauer. Bam è un festival internazionale di teatro, musica e arti visive dedicato ai popoli e alle culture dei Paesi che si affacciano sul mare, incentrato sulle tematiche dell’accoglienza e del dialogo.
La Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis e il Parco archeologico di Selinunte si inseriscono nei segmenti costitutivi di BAM19-Biennale Arcipelago Mediterraneo – arti visive, comunicazione e attività musicali performative- rispettivamente accolti in siti museali e monumentali urbani e sul territorio, e profondamente rappresentativi di arte e cultura sui percorsi mediterranei della storia.
A Palazzo Abatellis, si svolgerà il progetto “Laboratorio del futuro”. Primo incontro internazionale per la cura e con Fabio Cavallucci (chief curator Biennale di Shenzen).
Sabato 23 novembre nella Sala del Trionfo della Morte, opera simbolo delle rotte mediterranee della cultura, si incontreranno in pubblico, nell’arco dell’intera giornata, relatori, italiani europei e dagli Stati Uniti per lanciare temi trasversali e di valenza ampia, quali l’ecologia, la visione dello sviluppo, l’Europa, le migrazioni che saranno discussi nell’ambito della giornata. Un convivio di artisti ed intellettuali che incontrandosi potranno discutere e gettare le basi per costruire una visione sul futuro e la direzione da prendere per le nazioni europee e mediterranee e pervenire a fine giornata alla stesura di un documento.
La presenza di relatori quali i professori Damian Tambini, London School of Economic, e Helen Montfield, dell’Univeristà di Oxford, garantisce alla iniziativa il patrocinio del British Council.
Il progetto darà avvio ad un laboratorio permanente che, partendo da Palermo e legando il proprio carattere internazionale a Palazzo Abatellis, in prosieguo girerà l’Italia, in un calendario di altri appuntamenti. La prima pietra si metterebbe dunque a Palermo, all’interno di BAM con la finalità di una “carta” / manifesto per il futuro, in cui intellettuali, esperti e artisti elaborino una prospettiva comune.
La sede di Palazzo Abatellis, luogo simbolo e di carattere internazionale, dell’investimento nella cultura e nell’arte per la ripresa del sud d’Italia e d’Europa all’indomani della seconda guerra mondiale, rafforza il concept del progetto e di converso, rilancia il ruolo di Palazzo Abatellis nell’ambito dell’Europa mediterranea per il ruolo centrale che la cultura, in particolare le arti visive, svolgono come patrimonio condiviso di valori comuni.
All’Oratorio dei Bianchi, sabato 7 dicembre dalle ore 21 alle ore 24 avrà luogo Notte dei Bianchi. Suoni, parole, segni, oltre i muri all’ Oratorio dei Bianchi. L’Oratorio dei Bianchi esprime la sua identità di palinsesto, sintesi della storia di Palermo, dalle testimonianze della cittadella fortificata della Kalsa medioevale, alla monumentalità barocca, alla odierna realtà museale unica per gli arredi e le collezioni che racchiude, volta a cogliere anche dai segni del contemporaneo la varietà di linguaggi ed espressioni artistiche visive, musicali, letterarie, teatrali, in dialogo con il principio dell’unità delle arti che fu alla base dell’estetica barocca.
Al Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, domenica 8 dicembre, si svolgerà “Suoni senza confine” – Haus der Kulturen der Welt, un progetto di “Curva minore – associazione per la musica contemporanea”, ideazione e drammaturgia di Lelio Giannetto, su musiche di Johann Sebastian Bach. Si tratta di un opera inedita e composta per BAM in occasione del 30nnale della caduta del muro di Berlino; una performance sensoriale site specific su più dimensioni con pubblico itinerante per 50 performer siciliani, tedeschi, belgi e greci, attori suonatori danzatori pittori scrittori. Fra i monumenti e le antiche pietre del muro della acropoli del Parco di Selinunte, dalle ore 16 fino al tramonto, avverrà un osmosi fra pubblico e performers, fra opera drammaturgica e suoni, azioni, e colori mutevoli del paesaggio, naturale e monumentale.
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