Il nuovo menù di Acanto espressione di una cucina e di un territorio
Metti un giovanissimo chef con la voglia di fare ricerca e sperimentazione partendo dalla cucina classica siciliana, fatta di materie prime semplici ma di altissima qualità; aggiungi un giovane imprenditore con una passione sfrenata per il mondo del food e wine, che sostiene di non avere studiato ma che dimostra conoscenze sicuramente superiori a tanti altri ristoratori; mescola tutto ed ottieni il ristorante Acanto.
Equilibrio di sapori, stile ricercato, armonia di ingredienti. La materia prima diviene racconto, espressione di una cucina e di un territorio. Esempio di come un piatto possa condurre i commensali verso un viaggio emozionale. Da Acanto, raffinato ristorante in via Torrearsa 10, immerso all’interno di un giardino situato in un contesto Liberty, è andata in scena l’eleganza. Una serata dedicata interamente alla stampa di settore dal nome “Mixology-Wine and Food”, nel corso della quale lo chef di casa, Salvatore Giuliano ha presentato il nuovo menù che profuma di primavera. Piatti che hanno riscontratto un grande successo da parte degli esperti.
La scelta del vino migliore, la cura del personale e l’attenzione al particolare confermano Acanto uno dei locali più amati e piacevoli in città, per una cena romantica, in famiglia o in compagnia di amici.
Perfetta accoglienza da parte del padrone di casa Salvo Andò e della moglie Rosaria Burzotta, che assieme allo chef, hanno condotto la serata.
Una cucina in cui il piatto diventa un concetto filosofico che si trasforma in un percorso, in una storia. Nei piatti si scoprono sapori ricercati, profumi delicati che inebriano. Si viene a conoscenza di un ingrediente nuovo, lo si studia, lo si inizia ad amare e lo si vuole divulgare.
Piatti sapientemente abbinati ai pregiati cocktail Mixology realizzati dal bartender Ivan Orlando. Una perfetta miscela di ingredienti di ottima qualità, accuratamente dosati ed equilibrati.
Salvatore Giuliano è un giovane talento, che spinto dall’amore per l’alta cucina ha regalato un persorso sensoriale coinvolgente, in grado di sorprendere i palati più esigenti.
Lo chef apre la serata con un’Amuse bouche che racchiude la freschezza del pescato: “La sorpresa dello chef” è uno sgombro marinato con sale, zucchero e aromi; gelatinato con acqua di mare, salsa di edamame e crumble al parmigiano.
In abbinamento una rivisitazione del classico americano: americano siculo con bitter, soda e amacardo carciofo e arancia, arricchito con estratto di zenzero.
L’antipasto è un piacevole contrasto tra la quenelle di baccalà mantecato con porro e patate su vellutata di piselli e latte di bufala, e il contrasto del pisello crudo.
In abbinamento Chardonnay Schietto dei Principi Di Spadafora.
Il secondo antipasto mette insieme materie prime del territorio di ottima qualità, esaltate dalla semplicità del piatto: tartare di asparagi, speck d’anatra, veli di tuma persa, tuorlo d’uovo liquido e olio al timo.
In abbinamento Cerasuolo Valle Dell’Acate.
Il primo stupisce e avvolge in una spuma di taleggio che sposa la perfetta cottura del risotto (vialone nano) con carota, sedano, cipolla. Il sapore è estremamente delicato.
In abbinamento Cratere di Terrazze Dell’Etna.
Perfetta la cottura del secondo piatto, la rana pescatrice nel suo brodo aromatizzato al cardamomo, verdure di campo primaverili e olio al pomodoro secco.
In abbinamento Ciuri Terrazze Dell’Etna.
Alla vista il pre-dessert appare come un gioiello, quasi una pietra preziosa: gelatina di fragole, polvere di zenzero e olio al mandarino.
La serata non poteva che chiudersi in bellezza con il Dessert: La “Passion” del Cioccolato: “Spuma al fruit passion, mousse al cioccolato fondente al pepe nero, mousse al cioccolato, mousse al caremello con cristralli di sale maldon e crumble al cioccolato e meringa.
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