Un francobollo per i 30 anni di Slow Food in Italia

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È stato presentato oggi a Bra (Cn) il francobollo speciale emesso per i 30 anni di attività dell’associazione della Chiocciola. La cerimonia si è svolta in Piazza Carlo Alberto alla presenza del Sindaco Bruna Sibille, di Pietro La Bruna, responsabile nazionale della Filatelia di Poste Italiane e di Daniele Buttignol, segretario generale di Slow Food.

«Festeggiare i 30 anni di Slow Food in Italia è un traguardo che riempie di soddisfazione per tutti i progetti avviati, per la rete creata in Italia e nel mondo, per tutte le persone che credono nell’associazione e ogni giorno si battono per garantire il diritto a un cibo buono, pulito e giusto per tutti», commenta Daniele Buttignol, segretario generale di Slow Food Italia. «Siamo orgogliosi per questo francobollo che il Ministero dello Sviluppo Economico ha voluto dedicarci e che arriverà in tutte le case italiane, a simboleggiare la strada che la Chiocciola ha fatto fin dal 1986 e che farà ancora grazie all’aiuto e al sostegno di tutti i soci che partecipano alle nostre attività».

Fin dalla sua nascita Slow Food è stata fortemente radicata nel territorio, come ricorda Bruna Sibille, sindaco di Bra: «Se ogni celebrazione è un momento in cui si stilano bilanci, una storia incredibile come quella di Slow Food merita di essere celebrata con il francobollo dedicato all’organizzazione nata e che ha il suo quartier generale nella nostra città. Una presenza che ha cambiato la città, anche per effetto delle tante iniziative che da Slow Food sono partite, come ad esempio il recupero dell’Agenzia di Pollenzo e l’avvio dei corsi dell’Università di Scienze gastronomiche. Fare un bilancio significa però guardarsi alle spalle e rendicontare un’attività che partita dal Piemonte oggi è nota in tutto il mondo, con un impegno che ha fatto acquisire prima autorevolezza e poi efficacia alle battaglie portate avanti dal movimento. Ma fare un bilancio significa anche fare il punto sul passato per programmare al meglio il futuro e la gioventù di Slow Food è la migliore garanzia per immaginare che anche nei prossimi trent’anni, sui tanti temi su cui è impegnata, non abbasserà mai la guardia».

«La filatelia – ha proseguito Pietro La Bruna, responsabile nazionale della filatelia di Poste Italiane – racconta ogni giorno per immagini e con sintesi straordinaria la storia, i personaggi, le eccellenze del nostro Paese. Slow Food rappresenta appunto un’eccellenza, un unicum dell’Italia, ammirata e apprezzata in tutto il mondo, che il francobollo è capace di narrare in modo efficace e suggestivo. Il francobollo è infatti una forma d’arte straordinaria, un oggetto semplice e capace al tempo stesso di custodire e diffondere i valori della cultura italiana, di raccontarne la storia», continua La Bruna – «Il pregio e l’importanza del francobollo si legano indissolubilmente al piacere di scrivere ai propri familiari, a un amico, alla persona amata, e all’emozione di ricevere una lettera o una cartolina, inviata magari dall’altro capo del mondo come segno di affetto di chi ci pensa. Il ruolo della filatelia è anche questo, far rivivere emozioni grandi, da gustare lentamente, come un buon piatto della cucina italiana».

Il francobollo ordinario, disponibile in tutti gli uffici postali italiani e negli Spazi Filatelia, appartenente alla serie tematica le Eccellenze del sistema produttivo ed economico, ha un valore di 0,95€. È stato stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. e raffigura il logo dell’Associazione Slow Food Italia. Completano il francobollo le date “1986 2016”, la scritta “ITALIA”. Per tutti i collezionisti e non, lo Sportello Filatelico dell’ufficio postale di Bra (CN) ha utilizzato, nel primo giorno di emissione, l’annullo speciale realizzato da Filatelia di Poste Italiane.

L’appuntamento ora è a Terra Madre Salone del Gusto, a Torino dal 22 al 26 settembre, «dove proseguire le celebrazioni dei 30 anni dell’associazione, scoprire i nuovi progetti, conoscere i protagonisti della rete in Italia e nel mondo, e ovviamente acquistare il nuovo francobollo!», conclude Buttignol.

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