Guida ai vitigni d’Italia
Dietro una bottiglia di vino, lo sappiamo, ci sono territori, tradizioni, storie e soprattutto vitigni. Ecco allora che Slow Food Editore presenta in libreria un’edizione completamente rinnovata e arricchita della Guida ai vitigni d’Italia, un volume unico che descrive le varietà viticole presenti nel nostro Paese.
Disponibile in tutte le librerie, l’ultima pubblicazione di Slow Food Editore è da considerarsi come un vero e proprio catalogo: sono, infatti, quasi 700 i vitigni autoctoni italiani presi in esame (ben 100 in più rispetto alla scorsa edizione della guida). Da Abrostine allo Zibibbo Nero, passando per Croatina, Groppello e Pampanuto, la guida – destinata a consumatori, operatori e produttori – raccoglie le schede tecniche di ogni vitigno, riportando storia, diffusione e caratteristiche della pianta e del vino che ne deriva. Inoltre, per facilitare la consultazione, è stato inserito in apertura un pratico glossario seguito da una parte storica che ripercorre le tappe fondamentali dell’ampelografia, la scienza che studia differenze e parentele delle viti.
Biodiversità è la parola chiave di questa nuova edizione della Guida, il cui intento è proprio portare all’attenzione tutte quelle varietà territoriali dimenticate per anni. Un ampio lavoro che mette in evidenza la ricchezza della proposta vitivinicola italiana, unica al mondo.
Dopo la crisi fillosserica che colpì l’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, si persero i vecchi vitigni a favore di piante più resistenti e redditizie, portando di conseguenza a una drastica semplificazione delle varietà coltivate. Negli ultimi anni, però, l’eccessiva omologazione dei vitigni ha scatenato la reazione opposta, stimolando la ricerca e la coltivazione delle particolarità territoriali.
La Guida si fa quindi portavoce di un fenomeno sociale, economico, ecologico e produttivo e della necessità di valorizzare le espressioni che rendono unici determinati territori. La biodiversità viticola che da sempre caratterizza l’Italia trova spazio in questo volume e testimonia la costante, seppur difficoltosa, ricerca portata avanti da studiosi, vignaioli e professionisti del settore.
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