Lorenzo Kuaska Dabove presenta il suo libro “La birra non esiste”
Martedì 9 febbraio, alle ore 18.00 presso la Feltrinelli Libri e Musica (via Cavour 133), Lorenzo Kuaska Dabove presenta il suo libro La birra non esiste (Altreconomia).
Interviene Clara Minissale.
“La birra non esiste”. È il primo postulato di Kuaska, al secolo Lorenzo Dabove, degustatore e padre putativo del movimento della birra artigianale italiana. Un paradosso subito temperato da un’affermazione più rassicurante: “Esistono le birre”.
“La birra è l’unico alimento che ho sentito chiedere per quantità e non per qualità -afferma Lorenzo-: se ordino una ‘media’ è come se entrassi in salumeria e dicessi: ‘mi dà un etto diprosciutto’”. Questa era la situazione negli anni Novanta in Italia: un deserto piatto e gelato come una birra industriale senza schiuma. Lorenzo Dabove era già allora un’autorità in materia, ma il suo campo di ricerca (“bisogna sempre studiare”, ripete) era la birra belga e il suo regno il Pajottenland, la regione del brabante fiammingo dove detta legge il Lambic, la wild beer che nasce misteriosamente dai lieviti autoctoni. Poi un giorno scoprì che in Italia stavano nascendo delle piccole realtà, che non si conoscevano. E cominciò a frequentare i loro brewpub. “Erano appassionati che, viaggiando in tutto il mondo, hanno incontrato locali in cui servivano birre diverse, fresche, non pastorizzate. E hanno visto la luce. Sono tornati in Italia e -ciascuno seguendo la propria ossessione e i propri viaggi- hanno cominciato a provare le loro birre preferite. Per esempio Agostino Arioli del Birrificio Italiano faceva birre in stile tedesco, Teo Musso diBaladin birre in stile belga, i ragazzi del Birrificio Lambrate birre in stile… cannabinoide”.
“Mi chiamo Lorenzo Dabove in arte Kuaska, faccio il degustatore professionale. Molti anni fa ho trovato -sono genovese- questo sistema per non pagare le birre”.
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