Il restauro dei pannelli del Panificio Morello per il recupero del mercato del Capo
Il restauro appena concluso di uno dei gioielli dell’Art nouveau a Palermo sarà al centro, martedì 1 marzo 2016 a Palazzo Ajutamicristo alle ore 17.00, dell’ incontro dal titolo: “Il restauro dei pannelli del Panificio Morello per il recupero del mercato del Capo”.
L’arch. Lina Bellanca, dirigente della Sezione per i Beni architettonici e la dott.ssa Selima Giorgia Giuliano, dirigente della Sezione per i Beni demoetnoantropologici della Soprintendenza presentano l’intervento di restauro, appena concluso presso i locali di Palazzo Ajutamicristo, sui pannelli in mosaico della mostra della porta di accesso al panificio Morello in via Cappuccinelle, al Capo. Il restauro è stato promosso dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo e dalla Fondazione Salvare Palermo, con il contributo di sponsor privati.
Interverranno: Rosanna Pirajno, presidente della Fondazione Salvare Palermo, i professori G. Massimo Ventimiglia e Giovanni Rizzo dell’Università di Palermo e il prof. Franco Fazzio, restauratore. Chiuderà l’incontro la dott.ssa Maria Elena Volpes, Soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Palermo.
Al termine dell’incontro sarà possibile vedere il mosaico restituito ai suoi brillanti colori originari.
Scheda informativa
I pannelli in mosaico della mostra della porta di accesso al panificio Morello al Capo, sono stati restaurati a cura della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo e della Fondazione Salvare Palermo con il contributo dell’Ance Palermo – associazione costruttori edili ed affini, del Club Canottieri Roggero di Lauria, della Sicily by Car – Fondazione Tommaso Dragotto e del Gruppo Social Influencer Palermo.
I pannelli, di notevole interesse storico artistico,con uno stato di conservazione mediocre, con distacchi, fessurazioni e mancanza di tessere, erano un bene a rischio dal momento che il palazzo Serenario, di proprietà privata, nel cui piano terra si trova la bottega, ha già subito diversi crolli.
Necessari e urgenti dunque sono risultati la dismissione e lo spostamento temporaneo dei pannelli presso i locali di palazzo Ajutamicristo, gentilmente concessi dalla Soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Palermo, dove, ora che si è concluso l’intervento di restauro curato da Franco Fazzio, sarà possibile ammirarli fino a quando, restaurato l’intero Palazzo, verranno ricollocati nella posizione originaria.
Una sinergia ben riuscita tra Amministrazione regionale, imprese, azione civica e associazionismo con l’obiettivo comune di salvaguardare, tutelare e valorizzare la più alta testimonianza a Palermo di quella cultura modernista, diffusasi tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX, in Italia come Liberty e in Europa come Jugendstil o Art Nouveau.
L’intera mostra marmorea insieme ai pannelli, progettati come un organismo unitario con lo spazio interno della bottega, vengono realizzati intorno al 1920 quale dono di nozze tra Salvatore Morello e Vincenza Morello, da un brillante artista ancora non univocamente determinato.
Il pannello superiore contiene la denominazione del panificio, Salvatore Morello, che ha assicurato l’attività fino al 2013, elegantemente resa con un mosaico color oro su fondo a ramage, inquadrata da fasce a motivi geometrici ritmati dal motivo simbolico della spiga; nel pannello laterale è invece una elegante figura allegorica femminile che rimanda all’antico culto di Demetra e alla simbologia della fertilità e dell’abbondanza, cui è strettamente collegata la funzione stessa della panificazione.
La Demetra ha costituito sin da subito un riferimento per gli abitanti e commercianti del mercato, nella quale si sono identificati attribuendole l’affettuoso appellativo di Pupa.
Silvana Lo Giudice
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