Tour di presentazione negli U.S.A. per il nuovo Museo Egizio

Per la prima volta il Museo Egizio è stato invitato negli Stati Uniti per un tour di presentazione del grande e importante rinnovamento alla base del nuovo allestimento nelle sedi di alcune delle istituzioni museali americane più prestigiose fra cui il Metropolitan Museum of Art di New York e il Museum of Fine Arts di Boston . L’apprezzamento da parte della comunità egittologica internazionale e del grande pubblico che ha assistito agli incontri del Direttore Greco, compresi i donor dei musei americani, è stato grande e unanime sia da un punto di vista scientifico, valutando in maniera positiva l’approccio del Museo che mira alla ricostruzione dei contesti archeologici dei vari reperti attraverso la storia del loro reperimento, la ricomposizione dei contesti e delle differenti ricerche dando così un nuovo respiro alla collezione, sia per quanto riguarda gli altri aspetti collegati all’allestimento, come l’attenzione e la cura per gli aspetti di grafica e comunicazione, lo sviluppo di nuovi metodi di fruizione al pubblico e l’utilizzo delle nuove tecnologie che permettono al pubblico di avere un prezioso ausilio per la comprensione e contestualizzazione dei reperti.

Il tour americano del Museo Egizio conferma quanto il Museo sia un ente di ricerca in continua comunicazione con le più importanti istituzioni museali nazionali e internazionali.

Il tour ha preso il via il 12 novembre al Metropolitan Museum of Art di New York con la conferenza “1824- 2015: Museo Egizio. New Connections and Archaeological Contextualization”, quindi è proseguito il 13 novembre all’Egyptological Seminar of New York (MET) con l’incontro “The New Museo Egizio: Research Guidelines”; il 16 novembre è stata la volta di Boston con una presentazione al Museum of Fine Arts e con un aperitivo scientifico organizzato dalla Harvard Italian Society presso la “casa Dante Alighieri” con la conferenza “Museo Egizio: Ricerca e Museologia” e infine allo Smithsonian di Washington il 17 novembre con “1824-2015: Museo Egizio. New Connections and Archaeological Contextualization”.