Marco Manera in “Magarìa (affabulazioni siciliane)” in scena al Teatro Ditirammu
Il Teatro Ditirammu sabato 14 novembre a partire dalle ore 21.00 apre il suo palcoscenico allo spettacolo Magarìa (affabulazioni siciliane), un recital teatrale in cui si racconta la Sicilia attraverso quattro capitoli: l’amore, il dolore, gli antichi racconti e i siciliani.
Marco Manera si serve della poesia, delle storie e dei personaggi antichi per descrivere, tra il serio e il faceto, una terra, la Sicilia, che sembra essersi persa per strada nel corso del tempo ma che è sempre presente nell’anima di ogni siciliano come un incantesimo, la magarìa appunto, e può venire fuori solo se stuzzicata da qualcuno che sa come arrivare al cuore. Sarà questo il ruolo dell’attore, che dovrà consegnare al pubblico le chiavi per accedere a quel luogo dell’anima dove la magarìa è custodita.
Trovano spazio in questo spettacolo storie sconosciute e storie celeberrime come l’antica “Re Bafé viscottu e minè”; storie simpatiche e storie amare, perchè la Sicilia mette insieme gli opposti e il gusto agrodolce ci è familiare. E’, insomma, il perfetto viaggio teatrale in cui poter ammirare le doti camaleontiche di un attore che riesce ad ipnotizzare il pubblico come Marco Manera.
Lo spettacolo ha debuttato nel 2001 ed è stato rappresentato più volte anche fuori dal territorio nazionale. Insieme a Marco Manera in scena c’è un musicista, che segue in note il racconto della nostra terra.
Alla fine il pubblico dovrà compiere una scelta tra la Sicilia di oggi, terra globalizzata e uguale a tante altre, e la Sicilia di una volta, terra unica e forse irripetibile.
Questo lavoro teatrale è il regalo che Marco Manera vuol fare al Teatro Ditirammu, che festeggia i suoi vent’anni. Uno spettacolo che racconta la Sicilia in un luogo che custodisce il meglio delle nostre tradizioni artistiche.
Come da tradizione, sarà offerto uno “Sgraniggio” prima dello spettacolo.
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