Il sociologo napoletano Lello Savonardo è ritornato alla canzone d’autore
Martedì 24 novembre alle ore 18.30 Lello Savonardo presenta il suo disco BIT GENERATION. Intervengono Renato Marengo e Tiziano Di Cara.
Prima gli anni da musicista, poi la carriera universitaria e ancora il ritorno dall’«altra parte della barricata»: con Bit Generation (La Canzonetta Record, 2015), il sociologo napoletano Lello Savonardo è ritornato alla canzone d’autore, che aveva cominciato a coltivare vent’anni fa, all’interno della scena del «Napule’s Power». L’incontro con il pubblico sarà moderato dal giornalista e critico musicale Renato Marengo (Classic Rock, Demo – L’acchiappatalenti su Radio 2), e Tiziano Di Cara. Centro tematico del disco – che vanta le collaborazioni di Edoardo Bennato (suo il testo de L’equilibrista e l’armonica in altri due brani), Mario4mxFormisano degli Almamegretta, del rapper Ciccio Merolla e dell’erede intellettuale di Marshall McLuhan, Derrick de Kerckhove – il costante mutamento dell’universo della comunicazione, e la musica come linguaggio universale, che può essere il ponte di collegamento tra due termini apparentemente così distanti come beat e bit. Da Kerouac e Ginsberg al cellulare universo interconnesso il passo è veramente breve. L’album – il secondo per il cantautore-sociologo, dopo l’eponimo Savonardo – arriva alla fine di un lungo percorso che l’autore ha approfondito prima nel campo accademico, con le pubblicazioni Bit Generation. Culture giovanili, creatività e social media (FrancoAngeli, 2013) e Sociologia della musica. La costruzione sociale del suono, dalle tribù al digitale (Utet, 2010). Bit Generation, con le sue collaborazioni e l’ampia rete di riferimenti musicali, segna poi il ritorno di Lello Savonardo al «Napule’s Power», ilmovimento creato dal produttore Renato Marengo nei primi anni Settanta, di cui fanno parte musicisti come Edoardo ed Eugenio Bennato, Tony Esposito, Teresa De Sio, i Napoli Centrale, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, nato a Napoli ma alla base di realtà poi divenute completamente italiane.
«Nel ritornare alla produzione – spiega Marengo – ho individuato in Lello Savonardo chi avrebbe proseguito il solco tracciato da quella linea di inizio anni Settanta. Dal Napule’s Power alla bit generation c’è una continuità, che rimescola i contenuti e li riarrangia in un nuovo linguaggio. Dal blues alla Pino Daniele, per intenderci, al rap di di Merolla, Clementino e Zulù».
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