“Ennesima”, una mostra di sette mostre sull’arte italiana

Liliana Moro Liliana Moro
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Dal 26 novembre 2015 al 6 marzo 2016 la Triennale di Milano presenta Ennesima, una   mostra   di   sette   mostre   sull’arte   italiana,   a   cura   di Vincenzo  de  Bellis.  Non “una”  mostra  sull’arte  italiana  ma,  letteralmente, “una mostra di mostre” che, attraverso sette percorsi, cerca di esplorare gli ultimi cinquant’anni di arte contemporanea in Italia raccogliendo più di centoventi opere di oltre settanta artisti dall’inizio degli anni Sessanta ai giorni  nostri,  in  un  allestimento  che  si  estende sull’intero  primo  piano della Triennale di Milano.

Il titolo prende ispirazione da un’opera di Giulio Paolini, Ennesima (appunti per la  descrizione  di  sette  tele  datate  1973),  la  cui  prima  versione  è suddivisa  in  sette  tele.  Da  qui  il  numero  di  progetti  espositivi  in  cui  si articola  la  mostra  di  de  Bellis  per  la  Triennale: sette  mostre  autonome, intese  come  appunti  o  suggerimenti,  che  cercano  di  esplorare  differenti aspetti,  collegamenti,  coincidenze  e  discrepanze,  nonché  la  grammatica espositiva  della  recente  vicenda  storico-artistica  italiana.  Sette  ipotesi  di lavoro  grazie  alle  quali  leggere,  rileggere  e  raccontare  l’arte  italiana  anche attraverso  l’analisi  di  alcuni  dei formati  espositivi possibili:  dalla mostra Personale all’ installazione   site-specific,  dalla collettiva   tematica alla  collettiva  cronologica,  dalla collettiva  su  uno  specifico  movimento alla collettiva  su  un  medium fino  alla mostra  di  documentazione .  Non  un unico  progetto  che  cerchi  a  tutti  i  costi  connessioni  tematiche  o  stilistiche, cronologiche o generazionali, bensì una piattaforma che provi a ipotizzare la compresenza  di  questi  formati  e  di  altri  possibili,  per  raccontare  uno spaccato degli ultimi cinquant’anni di produzione artistica.

Vettor Pisani, L'eroe da camera. Tutte le parole dal silenzio di Duchamp al Rumore di Beuys,

Vettor Pisani, L’eroe da camera. Tutte le parole dal silenzio di Duchamp al Rumore di Beuys

Il percorso di Ennesima inizia così con la collettiva tematica dal titolo Per la   scrittura   di   un’immagine, focalizzata sull’analisi   della   centralità dell’iconografia  nella  produzione  artistica  italiana  dagli  anni  Sessanta  a oggi,  per  proseguire  con  la mostra  collettiva  su  un  movimento  artistico intitolata L’immagine della scrittura: Gruppo 70, poesia visuale e ricerche verbo –visive e dedicata alla Poesia Visiva, e ancora con Alessandro Pessoli: Sandrinus, il tutto prima delle parti, la prima mostra personale dell’artista in  un’istituzione  pubblica  italiana.  Snodo  centrale  del  percorso  è  la  mostra collettiva  su  un  medium: La  performance  dal  tempo  sospeso:  il  tableau vivant  tra  realtà  e  rappresentazione,  che  si  concentra  sulla  performance, con l’obiettivo di presentare un’analisi del suo sviluppo attraverso un focus sul sottogenere del tableau vivant, a cui segue L’archivio corale: lo Spazio di via Lazzaro  Palazzi, l’esperienza  dell’autogestione  e  AVANBLOB, mostra di documentazione che a venticinque anni di distanza rende omaggio alle  attività  del gruppo di artisti  attivi  a  Milano proponendo  un  primo tentativo  di  storicizzazione.  Conclude  il  percorso 2015:  tempo  presente, modo  indefinito, mostra  collettiva  generazionale che  ruota  attorno  a  una selezione  di  artisti  nati  tra  la  metà  degli  Anni  Settanta  e  Ottanta.  L’intero allestimento  è  infine  costellato  di interventi  site-specific in  punti  cruciali del  percorso  espositivo,  raccolti  sotto  il  titolo  di Qui,  ora  e  altrove:  Site-Specific  e  dintorni,  che  si  inseriscono  in  maniera  trasversale  rispetto  alle altre sei mostre.

Luca Vitone

Luca Vitone

Sette   tentativi, dunque, sette   suggerimenti,   sette   possibili   analisi   e interpretazioni  dell’arte  italiana  contemporanea:  in  questo  modo Ennesima privilegia,  rispetto  a  una  visione  univoca,  delle  prospettive  multiple  che, come tali, nella loro parzialità possono essere considerate un campionario di approcci  diversi  all’arte  contemporanea.  Gli  spazi  del primo  piano  della Triennale verranno   dunque   suddivisi   secondo   un   preciso   percorso, attraverso il quale visitatore sarà guidato alla scoperta delle sette mostre che potranno  così  essere  percepite  come  autonome  e autosufficienti,  ma  anche come parte di una visione più ampia che le comprende tutte.

Partendo  da  questa  sua  natura  “plurale”,  nata  dallo  studio  e  dall’analisi  di grandi  rassegne  recenti  e  meno  recenti  alle  quali,  in  vari  modi – dalla citazione  alla  reazione –vuole  rendere  omaggio,  il  progetto  si  configura dunque  come  una meta-mostra:  una  mostra  che  riflette  su  se  stessa,  sulla pratica espositiva e sui meccanismi che ne regolano il funzionamento, e che svela nel suo stesso impianto sia la grammatica che ha portato a certe scelte sia,  al  contempo,  la  totale  soggettività  delle  stesse,  delineando  così  un affresco  composito  del  sistema  contemporaneo  italiano  nelle  sue  diverse specificità.

Artisti:

Vincenzo Accame,  Vincenzo Agnetti,  Alessandro Agudio,  Mario Airò, Yuri Ancarani,   Giorgio Andreotta   Calò,   Francesco Arena,   Stefano Arienti,  Massimo Bartolini,  Gianfranco Baruchello,  Vanessa Beecroft, Alighiero Boetti,  Monica Bonvicini,  Lupo Borgonovo,  Ugo Carrega, Elisabetta Catalano,   Maurizio Cattelan,   Giuseppe Chiari,   Francesco Clemente, Roberto Cuoghi, Danilo

Correale, Gino De Dominicis, Patrizio Di  Massimo,  Luciano Fabro,  Lara Favaretto,  Vincenzo Ferrari,  Linda Fregni Nagler, Giuseppe Gabellone, Alberto Garutti, Francesco Gennari, Paolo Gioli,  Massimo Grimaldi,  Adelita Husni-Bey,  Emilio Isgrò,  Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Gruppo di via Lazzaro Palazzi(Mario Airò, Enzo   Buonaguro,   Matteo   Donati,   Stefano   Dugnani,   Giuseppina   Mele, Chiyoko   Miura,   Liliana   Moro,   Andrea   Rabbiosi,   Bernhard   Rüdiger, Antonello    Ruggieri,    Adriano    Trovato, Massimo    Uberti, Francesco Voltolina),  Marcello

Maloberti,  Lucia Marcucci,  Nicola Martini,  Fabio Mauri, Mario Merz , Marisa Merz, Eugenio Miccini, Luca Monterastelli, Liliana Moro,   Maurizio Nannucci,   Alek O.,   Martino Oberto,   Luigi

Ontani, Luciano Ori,   Giulio Paolini,   Pino Pascali,   Diego Perrone, Alessandro Pessoli,   Lamberto Pignotti,   Vettor Pisani,   Michelangelo Pistoletto,  Paola Pivi,  Luigi Presicce,  Carol Rama,  Pietro Roccasalva, Andrea Romano, Gianni Emilio Simonetti, Rudolf Stingel , Santo Tolone, Franco Vaccari, Francesco Vezzoli, Luca Vitone.

Nell’idea  di  far  convergere  all’interno  della  mostra  tutti  i  filoni  di  ricerca operati  sull’arte  italiana  degli  ultimi  cinquant’anni, Ennesima comprenderà anche    un    programma    pubblico    di video    scree ning,    performance, conferenze  e  talk legati  ai  temi  della  mostra  che  coinvolgerà  tra  le  altre, anche   le   esperienze   editoriali – case   editrici e magazine – che rappresentano uno degli aspetti più interessanti del sistema dell’arte italiano dell’ultimo decennio.

Ennesima sarà  accompagnata  da  una pubblicazione in  sette  libri  e  da  una guida – catalogo a   cura   di   Vincenzo   de   Bellis ed   edita   da Mousse Publishing, che  rispecchierà  la  divisione  in  sette  parti  della  mostra  e  sarà arricchita  da  contributi,  saggi  e  testi  critici  inediti,  commissionati  per l’occasione,  a  curatori  e  critici  italiani  delle  ultime  generazioni,  che  negli

ultimi anni si sono distinti sia a livello nazionale che internazionale: Cristina Baldacci,  Lorenzo Benedetti,  Barbara Casavecchia,  Laura Cherubini, Vincenzo de   Bellis,   Eva Fabbris,   Luigi Fassi,   Francesco Garutti, Massimiliano Gioni,    Andrea Lissoni,    Luca Lo    Pinto,    Francesco Manacorda,  Simone Menegoi,  Paola Nicolin,  Allegra Pesenti,  Andrea Pinotti, Alessandro Rabottini, Letizia Ragaglia, Nicola Ricciardi, Alberto Salvadori,   Marco Scotini,   Andrea Viliani,   Elena Volpato,   Giorgio Zanchetti

 

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