Alex Britti, Giulia Elettra Gorietti, Francesca Senette e Fabio Lovino premiati ieri sera al WeWorld Film Festival
WeWorld, ONG milanese che si occupa di garantire i diritti dei bambini e delle donne più vulnerabili in Italia e nel Sud del Mondo, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne rinnova l’appuntamento – dal 20 al 22 Novembre al Teatro Litta – con il WeWorld Film Festival, la rassegna cinematografica nata con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sulla condizione femminile in contesti difficili utilizzando un linguaggio immediato e coinvolgente come quello cinematografico.
Ieri sera il Vernissage dell’evento. Premiati per il grande sostegno in difesa dei diritti delle Donne: il cantante Alex Britti, l’attrice Giulia Elettra Gorietti (che ha partecipato al videoclip della canzone Perchè? di Alex Britti), la presentatrice Francesca Senette (che sostiene WeWorld da 10 anni), il fotografo di fama internazionale Fabio Lovino che ha realizzato il progetto foto documentaristico Mothers e la giornalista Emanuela Zuccalà, autrice dei testi del libro Mothers di WeWorld.
Alla serata tanti ospiti del mondo dello spettacolo, della cultura e delle istituzioni.
Alex Britti, che ha aperto la serata con l’esibizione live di Perché? è legato alla battaglia contro la violenza sulle donne Di WeWorld e Testimonial della campagna di sensibilizzazione “La voce delle donne”. I proventi del suo ultimo singolo “PERCHÉ?”, brano che nasce dall’esigenza di dare un aiuto concreto alle donne vittime di violenza, saranno devoluti ai progetti di WeWorld.
Il festival continua. Oggi pomeriggo si parla di stereotipi di genere e di come le pressioni sociali non riguardino solo le donne. Alle 16.30 si parte con l’anteprima di “The Mask You Live In”, documentario di Jennifer Siebel Newsom. A seguire l’incontro: Stereotipi, anticamera di bullismo? Cambiamo prospettiva con Diego Passoni, di radio Deejay, la cantante jazz, Letizia Gambi, Stefano Piziali di WeWorld, Letizia Ciancio di Corrente Rosa.
Alle ore 21.00 la performance dell’artista Jazz Letizia Gambi apre la serata e a seguire, per la prima volta in Italia, il film libanese “ Degradè”, di Tarzan e Arab Abunasser.
Un salone di bellezza. Una caldissima giornata estiva nella Striscia di Gaza. Una futura sposa, una donna incinta, una divorziata amareggiata, una donna devota e una tossicodipendente. La loro routine è però interrotta quando sentono degli spari provenienti dall’altra parte della strada. Una famiglia di criminali ha rubato una leonessa da uno zoo e Hamas ha deciso che è ora di regolare vecchi conti. Bloccate nel salone con la prospettiva di una morte sempre più vicina, le donne inizieranno a svelarsi in attesa degli eventi. La resilienza femminile raccontata in una pellicola delicata e di carattere.
L’ultimo giorno del WeWorld Film Festival è dedicato al tema della violenza sulle donne. Alle ore 17.30 nell’incontro “Al di là del silenzio. Storie vere e narrazioni per raccontare il problema della violenza domestica e del ruolo della donna oggi” avremo le testimonianze di donne straordinarie, Maria da Penha, che ha dato il nome alla legge contro la violenza domestica, racconterà non solo del marito che l’ha resa in carrozzina, ma anche della sua storia di riscatto e lotta per cambiare uno dei Paesi con il più alto tasso di violenza contro le donne. Da Scampia l’Ispettore Veronica Quaranta porterà l’esperienza di un commissariato speciale dove le donne che subiscono violenza, e i loro bambini, non sono mai lasciati soli.
A chiudere il Festival un’anteprima straordinaria: “Sposa Bambina”, diretto da Khadija Al-Salami che racconta la storia vera di un matrimonio forzato e della forza di una bambina che con il suo gesto ha cambiato la sua vita. E la storia.
“La morte è uno spettro quotidiano quando sei una bambina di dodici anni e sei costretta ad accettare l’orrore di un matrimonio forzato. Ogni volta che vedi calare il sole, ti chiedi se uscirai viva dalla notte di violenza che ti aspetta inesorabile». Khadija Al-Salami, scrittrice yemenita e prima donna regista nata nel suo Paese, sa di che cosa parla, e nel film fa rivivere il suo inferno e quello di sua madre, costretta a sposarsi ad appena otto anni con un uomo violento e psicotico.
L’intero evento si svolge con il patrocinio di: Città Metropolitana, Comune di Milano e con il contributo di Fondazione Cariplo, PWC, State Street. Un grazie speciale anche a Baglioni Hotel e Chateaux Mon. Per l’edizione 2015 il Media Partner si riconferma Corriere della Sera e 27esima Ora.
La sesta edizione del WeWorld Film Festival avrà come parole chiave: ispirazione, stereotipi e resilienza femminile. La nostra battaglia nella difesa dei diritti delle donne passa dal racconto di storie di donne straordinarie, che possano diventare un esempio per le altre. WeWorld Film Festival racconta il ruolo delle donne nella società contemporanea, dal Nord al Sud del Mondo: storie di coraggio, determinazione, capacità di reagire, forza d’animo. Storie di riscatto, di chi ce l’ha fatta; perché per ispirare il cambiamento abbiamo bisogno delle storie e dei racconti positivi e incisivi, di chi, pur avendo vissuto violenze e discriminazioni è riuscita a modificare la sua vita, a modificare e – a volte – ribaltare la prospettiva.
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