Corso base di scrittura al Centro Studi Narrazione “Le Città Invisibili”

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Mercoledì 21 ottobre, dalle 18.00 alle 21.00, al Centro Studi Narrazione Le Città Invisibili – via Evangelista Torricelli 32 – Giorgio Vasta, Francesco Romeo e Leonora Cupane presenteranno “Principianti”, percorso base della scuola di scrittura con scrittori di tutta Italia “Nientetrucchi” (www.nientetrucchi.org).

La presentazione consisterà in tre brevi laboratori gratuiti, due di lettura e uno di scrittura (la partecipazione attiva è facoltativa):
► L’IMITAZIONE NON E’ UNA LIMITAZIONE
&
LA VARIAZIONE VARA L’AZIONE: prove amene di riscrittura
laboratorio a cura di Leonora Cupane

Nella relazione fra ripetere e variare sta il godimento esistenziale, amiamo stare con un piede nel noto e uno nell’ignoto, oscillare fra la rassicurazione dell’identico che ritorna e l’eccitazione della novità. Quando questo succede nella scrittura, il risultato è alto e il piacere del lettore è supremo.
Perciò, in questo micro-laboratorio proveremo a esercitarci in due differenti forme di riscrittura, l’imitazione e la variazione. Imitare è la base di qualsiasi apprendimento e conquista: gli artisti che andavano a bottega si sono sempre esercitati a copiare le opere dei maestri, il bambino impara tutto imitando l’adulto in modo attivo e ricostruttivo, i ballerini e gli attori inizialmente copiano i passi e l’intonazione dei loro modelli, li assimilano e mentre lo fanno iniziano già a trasformarli, a variarli, inaugurando l’azione creativa. Così avviene per la scrittura.
Per cimentarci nell’imitazione, dopo aver letta una pagina d’autore proveremo a imitarne soltanto lo stile, cambiando completamente il tema, il soggetto e la struttura. Per provare i brividi della variazione faremo il contrario: ci eserciteremo su una stessa identica micro- struttura narrativa provando a scriverla con registri linguistici, sguardi e stati d’animo completamente diversi, sulla falsariga del formidabile “Esercizi di stile” di Raymond Queneau tradotto (e quindi riscritto) da Umberto Eco.
► CERTI PRINCIPI: il primo battito del raccontare
laboratorio a cura di Francesco Romeo

Ricordate l’inizio di Manhattan di W.Allen? No, no. Riformulo la domanda. Ricordate gli inizi di Manhattan di W.Allen? Una serie di immagini, di posti e pezzi di New York, che poi culminano in una inquadratura della skyline, della linea dei grattacieli, sì, tutto vero. Ma occorre non dimenticare la voce narrante: qualcuno che si preoccupa di scrivere l’incipit del suo romanzo. Inizia. Ma poi ricomincia. Di nuovo ricomincia. Finché non trova la frase giusta, e allora ecco i fuochi d’artificio, a coronare la skyline, sulle trionfanti note di Gershwin!
Gli inizi sono qualcosa più che un atto della scrittura. Sono l’esito di un processo per l’innesco di un altro processo. Un accordo musicale da trovare. Nei migliori casi, racchiudono il dna di tutta un’opera, contengono il nocciolo del sentimento che fa di un romanzo o di un racconto quel romanzo e quel racconto. Noi snoccioleremo esempi magistrali di avvii, ciascuno dedicato a certi obiettivi della creazione artistica, ciascuno principio informatore di una specifica visione della letteratura e del mondo. Primi appuntamenti, preparati con cura ed emozione, che lettore e scrittore si danno.
► LEGGENDO LEGAMI
laboratorio a cura di Giorgio Vasta

Entusiasma, incanta, genera frustrazione se non rabbie furenti, così come ha la capacità di trasfigurare la percezione del tempo e di ogni cosa. In realtà dobbiamo sopportare che il legame sentimentale era, è e presumibilmente rimarrà per sempre un oggetto misterioso, un baratro a volte dolce e altre amarissimo che si spalanca nella vicenda biografica di ognuno di noi. Sarà per questa sua strutturale incomprensibilità che nel corso del tempo le narrazioni hanno individuato nel legame tra due esseri umani il loro oggetto privilegiato: raccontare il travaglio di Renzo e Lucia, i tormenti di Jack e Rose sul Titanic oppure la fine tragica di Romeo e Giulietta è ogni volta un modo per interrogare il mistero, sapendo benissimo che non c’è modo di venirne a capo e che l’unica possibilità che ci è data è quella di stare nei legami e nel loro eterno racconto, tra rare euforie e incertezze inesauribili. Fino ad arrivare a porci una domanda di cui solo in apparenza conosciamo la risposta: sono nati prima i legami o le storie che li mettono in scena?

E’ necessario prenotare, i posti sono limitati. 339 6587379- info@lecittainvisibili.com

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