“Scritto sulla mia pelle” di Pietro Vaghi

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Tutti si separano, separarsi è normale. Stefano ha sedici anni e odia la parola normale da quando sua madre se n’è andata di casa. È successo tutto in pochi minuti, il giorno del trasloco. Gli sono rimasti il silenzio di un padre, un fratellino pieno di domande e un nonno ammalato. Per la prima volta il dolore entra nella sua vita spezzando certezze e sogni. Ma Stefano ha un segreto. Anche Elisa ha un segreto e forse è proprio per questo che riesce a leggere fino in fondo l’anima di Stefano. È entrata in punta dei piedi nel periodo più inquieto della sua vita, quando solo l’adrenalina dei fine settimana contrasta una solitudine da cui sembra impossibile riemergere. La loro amicizia li aiuterà a combattere le paure più profonde, quelle che scrivono sulla nostra pelle chi siamo veramente. Scritto sulla mia pelle racconta l’incredibile forza di Stefano, un adolescente in cerca di un nuovo equilibrio per la sua famiglia. Seguendo in prima persona i suoi pensieri e le sue emozioni, svela il segreto di molti ragazzi: in un mondo sempre più povero di figure di riferimento, sono i figli a farsi carico delle fragilità dei genitori, cercando di scoprire, giorno per giorno, la fatica e la bellezza dell’amore. E così, pagina dopo pagina, Scritto sulla mia pelle parla dell’adolescenza di tutti, raccontando conflitti e desideri che toccano ogni età del cuore.

Pietro Vaghi, trentatré anni, ha una laurea e un dottorato in Filosofia. Copywriter in un’agenzia di comunicazione, si occupa anche di educazione e coaching per adolescenti. Questo è il suo primo romanzo.

“Vaghi riesce a raccontare lo spazio che c’è tra la pelle di un adolescente e il suo cuore, rivelandoci nel percorso narrativo che quella pelle e quel cuore sono la stessa cosa. Soprattutto quando si tratta di dolore e di amore”.

Alessandro D’Avenia

 

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