Franco Fontana dal 20 settembre 2015 al 6 gennaio 2016 a San Gimignano

® Franco Fontana .LOS ANGELES 2001 ® Franco Fontana. LOS ANGELES 2001
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Colori accesi, brillanti, talmente vibranti da apparire irreali. Composizioni ritmate da linee e piani sovrapposti, geometrie costruite sulla luce. Paesaggi iperreali, in cui non c’è spazio per l’uomo o al contrario surreali, sospesi e spesso impossibili. Figure umane svelate in negativo, sublimate in ombre lunghe, a suggerire contemporaneamente l’idea di presenza e di assenza. Corpi come paesaggi e pianure e colline dai contorni antropomorfi.

Questi sono i tratti distintivi delle 130 foto esposte nella grande retrospettiva dedicata a Franco Fontana, che rimandano immediatamente ed in modo inequivocabile al suo inconfondibile linguaggio visivo.

Franco Fontana è il grande maestro della fotografia a colori in Italia ed è oggi il fotografo italiano più conosciuto a livello internazionale. La sua lunga carriera è costellata di riconoscimenti, premi e onorificenze in tutto il mondo. Sono più di quattrocento le mostre in cui sono state esposte le sue fotografie e più di quaranta i volumi pubblicati.

L’esposizione Full Color giunge a San Gimignano, presso la Galleria di Arte moderna e contemporanea “Raffaele De Grada” dove sarà aperta al pubblico dal 20 settembre 2015 al 6 gennaio 2016. La mostra, curata da Denis Curti e ideata da Civita Tre Venezie, è promossa dal Comune di San Gimignano e organizzata da Opera Gruppo Civita, e si fregia del Patrocino di EXPO Milano 2015.

Il prestigioso catalogo è pubblicato da Marsilio Editori.

® Franco Fontana. NEW YORK 1986

® Franco Fontana. NEW YORK 1986

Il percorso espositivo è articolato in diverse sezioni tematiche, a partire dai paesaggi degli esordi, passando per le diverse ricerche dedicate ai paesaggi urbani, al mare, alle geometrie delle ombre e alla luce americana.

Nato nel 1933 a Modena, città dove si riscontra già all’inizio del Novecento una tradizione fotografica piuttosto radicata, Franco Fontana si avvicina alla fotografia nei primi anni Sessanta, secondo un percorso comune a molti della sua generazione, ossia dall’esperienza della fotografia amatoriale, ma in una città che è culturalmente molto attiva, animata da un gruppo di artisti di matrice concettuale, seppure ancora agli esordi, tra cui vi sono Franco Vaccari, Claudio Parmeggiani, Luigi Ghirri e Franco Guerzoni.

Il lavoro di Franco Fontana condivide con questa corrente il bisogno di rinnovamento e di messa in discussione dei codici di rappresentazione ereditati, in campo fotografico, dal Neorealismo, ma pone particolare attenzione e cura anche agli esiti visivi e alla componente estetica. Nel 1963 avviene il suo esordio internazionale, alla 3a Biennale Internazionale del Colore di Vienna.

Nelle fotografie di questo primo periodo si vedono in nuce alcuni di quelli che diverranno i suoi tratti distintivi. Soprattutto, c’è una scelta di campo decisamente controcorrente rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi: è stato tra i primi in Italia a schierarsi con tanta convinzione e fermezza in favore del colore rendendolo protagonista, non come mezzo ma come messaggio, non come fatto accidentale, ma come attore. È attratto dalla superficie materica del tessuto urbano, da porzioni di muri, stratificazioni della storia, dettagli di vita scolpiti dalla luce. Come fosse un ritrattista, Fontana mette in posa il paesaggio.

® Franco Fontana. Puglia 1987

® Franco Fontana. Puglia 1987

Il suo occhio fotografico ne sceglie il lato migliore con la consapevolezza che la fotografia, con il suo tempo di posa, gli obiettivi e i diaframmi, vede il mondo diversamente dall’occhio umano.

Nel 1970 Franco Fontana scatta un’immagine-simbolo del suo repertorio, a Baia delle Zagare, in Puglia. “Questa foto rappresenta il mio modo di intendere la fotografia”, afferma Fontana.

“Io credo infatti che questa non debba documentare la realtà, ma interpretarla. La realtà ce l’abbiamo tutti intorno, ma è chi fa la foto che decide cosa vuole esprimere. La realtà è un po’ come un blocco di marmo. Ci puoi tirar fuori un posacenere o la Pietà di Michelangelo.”

Nel 1979 intraprende il primo di una lunga serie di viaggi negli Stati Uniti, dove applica il suo codice linguistico, ormai consolidato, a un nuovo ambiente urbano. Qualche anno dopo, nel 1984, inizia la serie Piscine e nel 2000 inizia quella dei Paesaggi Immaginari, in cui la prevalenza dell’invenzione sul reale arriva ai massimi livelli. In questo caso, il fotografo, che non disdegna la tecnologia digitale, riafferma la propria libertà interpretativa della realtà tramite l’immaginazione.

® Franco Fontana. Praga 1967

® Franco Fontana. Praga 1967

L’inaugurazione della mostra è in programma per il giorno 19 settembre alle ore 17,30, nella stessa serata, alle ore 18,30, è previsto anche un concerto patrocinato da EXPO 2015 presso la chiesa di Sant’Agostino, nei pressi della Galleria di Arte Moderna, dal titolo “Donna di dentro dalla tua casa…”, Musica e Cucina dal Medioevo al Settecento.

Proseguendo la tradizione lirica di San Gimignano, il Comune  ha organizzato, insieme alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Siena e Grosseto e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, un concerto dedicato alle tematiche di Expo Milano 2015 del quale l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio.

L’Ensemble Musica Ricercata, sotto la guida del maestro Michael Stüve, eseguirà un repertorio completamente dedicato al cibo, al lavoro della cucina, al mercato e alla convivialità del pasto.

I brani selezionati, frutto di attente ricerche musicologiche, spaziano dal Medioevo al Settecento, e insieme ai Maestri Johann Sebastian Bach e Wolfgang Amadeus Mozart si propone un repertorio insolito composto da autori anonimi provenienti da varie aree europee.

Il concerto, a ingresso gratuito, sarà seguito da una presentazione di prodotti tipici di eccellenza del territorio.

 

 

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