“Vucciria. Il più antico mercato di Palermo”
Verrà inaugurata martedì 16 giugno, alle ore 17:00, presso la Reale Fonderia (piazza Fonderia alla Cala, Palermo) la mostra fotografica di Giulio Gallo Gallo dal titolo “Vucciria”. Le fotografie, dedicate al folkloristico mercato palermitano sito nel cuore della città, rimarranno fruibili al pubblico fino a giovedì 18 giugno. In occasione della mostra verrà presentato il volume “Vucciria. Il più antico mercato di Palermo” contenente le opere fotografiche di Giulio Gallo Gallo e arricchito dagli interventi di Francesca Fatta, Giulio Perricone e Nadia Spallitta.
Il volume è una splendida testimonianza fotografica della “Vucciria”, storico mercato di Palermo che resiste da solo, senza alleati, al suo inesorabile declino, ma che grazie a queste foto mostra come sia ancora forte la vita che pulsa dentro, un microcosmo popolato di personaggi, angoli, colori, profumi, storie, misteri e tradizioni. Questo catalogo diventa allora anche monito per una riflessione sul suo destino e sulla necessità che questo mercato vada sostenuto.
Interverranno Francesca Fatta, Giulio Perricone e Nadia Spallitta. Sarà presente l’autore. A seguire degustazione di prodotti tipici siciliani.
Giulio Gallo Gallo, ebbe il suo primo contatto con la fotografia attraverso le foto di suo padre, che faceva stampare in formato 5 x 5 cm, e per lo più scattate a familiari. Poi negli anni ‘70 la fotografia ebbe un boom e, come i giovani di quel tempo, cominciò a fotografare in bianco e nero e, per quanto ovvio, in analogico. Le sue foto, in quegli anni ruggenti per la foto amatoriale, riscossero un moderato consenso in concorsi e mostre fotografiche di livello cittadino, regionale e nazionale. Dopo un periodo di silenzio, ricomparvero nei volumi Tradizione e trasformazione (1991), breve storia delle confraternite palermitane, e Voci da Tienanmen (1991). Negli anni seguenti furono solo foto cercate nei viaggi, sino all’immediato presente in cui, cessata l’attività professionale, Gallo Gallo ha esordito nuovamente con la mostra “Sangue Nostrum”. Adesso si dedica a raccontare fotograficamente la gente e i luoghi della sua città.
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